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Una porta lasciata aperta alla Fiorentina. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha sempre la stessa speranza, ovvero che Commisso ci ripensi e decida di investire nel nuovo Franchi. Magari non tutti i cento milioni circa che dovrebbero servire per rifare lo stadio, ma una parte sì.

Il primo cittadino del capoluogo toscano ha provato a convincere l'imprenditore italoamericano di persona, quando si sono incontrati a Palazzo Medici Riccardi, e ha utilizzato toni concilianti anche durante il suo intervento in consiglio comunale; tra le altre cose ha anche invitato una delegazione della dirigenza viola al prossimo sopralluogo che si terrà al Franchi il 18 febbraio.

Ma è possibile che Commisso possa tornare sui propri passi? Allo stato attuale delle cose diremmo proprio di no. Siamo ancora fermi a quel "sul Franchi non ci metteremo neanche un euro" che è stato e pronunciato a più riprese. Una presa di posizione netta che presuppone un miracolo per poter essere cambiata.

All'interno della società viola si guarda ad altro, in particolare sempre a Campi Bisenzio per vedere di poter imboccare la strada giusta verso un nuovo stadio. Ed Empoli? Al di là di tutto, al di là delle battute e di qualche dichiarazione di Corsi, per il momento siamo davanti ad una semplice boutade, una provocazione che possa magari scuotere qualche coscienza.

Un ultimo fatto però merita di essere specificato sull'argomento: Nardella si è comunque messo in gioco pubblicamente. Se non avrà la sponda della Fiorentina proseguirà lo stesso l'iter per il rifacimento del Franchi. Una sfida politica molto importante e senza mezze misure; in sostanza, se andrà in porto sarà per lui una grande vittoria, altrimenti ci troveremmo davanti ad un vero e proprio flop.


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