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Il centrocampista della Fiorentina Danilo Cataldi ha parlato a Radio Bruno Toscana. Ecco le sue parole: “Avevo 20 anni quando indossai la prima fascia da capitano, quella della squadra per cui tifo. Proprio contro la Fiorentina (ride, ndr). Momento magico, era un ottimo periodo per la Lazio e per la Viola. Ora direi che c'è personalità nella Fiorentina di oggi, abbiamo il giusto mix tra ragazzi forti in uno step importante di crescita, con la testa sulle spalle, e noi ‘vecchietti’ che aiutano molto, soprattutto chi è qui da più tempo: Biro, Quarta, TerraccianoDiamo una mano per quanto possiamo fare, si vede dentro in campo”.

“Fiorentina serena e consapevole, spero che rimarremo sempre maturi così”

E aggiunge: “Vedo una squadra serena e consapevole di quello che sta facendo e della propria forza, ma anche del fatto che ci saranno dei momenti più difficili come all'inizio. Ma secondo me abbiamo una maturità tale da poter affrontare i periodi meno positivi e tutti gli episodi che arriveranno. Spero che saremo sempre una squadra matura”.

“Palladino? Grande stima, sempre molto attento. Fatto fatica a non chiamarlo per nome”

Su Palladino: “Lo conosco da un po', abbiamo giocato insieme qualche mese a Genova e c'è sempre stato un buon feeling. C'è grande stima. Ho fatto fatica a vederlo come allenatore, gli ho chiesto scusa quando più volte l'ho chiamato per nome. E sono molto rispettoso dei ruoli, però sono un po' un personaggio e poi mi sono abituato. Rientra nello spogliatoio. Me lo aspettavo allenatore? Aveva già un occhio diverso, era molto attento a tante cose. Ti direi di sì, non so poi come ha affrontato determinate cose. Diventare tecnico? Mi piacerebbe molto, ma è complicatissimo ed è sottovalutato per il livello di stress. Devi fare tante cose, è un ruolo tosto”.

“Ranieri mi ha sorpreso tanto da compagno”

Sul giocatore che più lo ha sorpreso in viola: “Visto da fuori, lasciando stare la crescita Comuzzo, non mi sarei aspettato così Ranieri. Da compagno mi ha sorpreso tanto e non me lo sarei aspettato, anche come persona. Non che avessi un'idea negativa ma giocandoci insieme ho capito più cose”.

“Firenze merita un gradino in più, come stiamo facendo adesso”

Sugli obiettivi: “La Fiorentina deve lottare per zone di classifica che merita, ovvero posizioni importanti. Come stiamo facendo adesso. Vorrei anche fare una Conference importante, magari con meno amarezza. Questa piazza merita un gradino in più, almeno l'Europa tanto bella da giocare (non che questa non lo sia). Spero in un grande campionato”.


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