Vitale: "Le colpe non sono soltanto di Palladino, ma di una società che non esiste. Per il futuro della Fiorentina il nome ideale è uno solo"
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Questo pomeriggio l'ex direttore dell'Empoli Pino Vitale, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare il momento della Fiorentina di Raffaele Palladino. Questo un estratto delle sue considerazioni:
“Devo dire che a me personalmente Palladino non mi ha mai entusiasmato, però adesso mi sembra di sparare sulla Croce Rossa. Ieri ho visto la sua Conferenza stampa e ha dimostrato di essere un po’ in condizione. Dopo le dichiarazioni del direttore della scorsa settimana, che non si è schierato con lui dopo la sconfitta contro il Como, lui se aveva gli attributi Pradè non lo doveva fare neanche entrare negli spogliatoi. Invece è andato in conferenza stampa a dire che sono tutti uniti. i capisco che vengo da un momento difficile, ma ha dimostrato di avere un carattere troppo fragile. Anche se vinci con il Lecce cambia poco, l’allenatore è quello che è”.
“Che senso ha far partire Valentini e spendere soldi per Pablo Marì?”
Ha anche aggiunto: “La squadra vistai campo contro il Verona mi sembra che sia in confusione. Non capisco perchè non abbia fatto giocare Fagioli, tra i migliori della rosa: con il Como l’ha fatto giocare trequartista, la scorsa non ha giocato, sono tutte cose che mi fanno riflettere. Anche l’operazione Valentini mi ha perplesso molto: siamo andati a regalare un giocatore preso a zero, per poi andare a prendere Mari pagandolo. Mi sembra che la confusione sia di tutti. Spero che domani la Fiorentina vinca contro il Lecce, anche per l'allenatore stesso, che ieri in conferenza stampa mi è sembrato un pulcino bagnato”.
“La dirigenza non sta aiutando l'allenatore, ma si fa di tutto per mantenerlo alla guida della squadra”
Ha poi lanciato anche una frecciatina a Rocco Commisso: “La proprietà è in America, il presidente non è uno che manda via volentieri gli allenatori e questo lo sappiamo dai tempi di Iachini. Spero che vinca venerdì la Fiorentina. La dirigenza non mi pare abbia detto nulla, Ferrari va parlando dello stadio, di cose che succederanno tra anni, in un momento così si deve vivere giorno per giorno. Io andrei in sala stampa a difenderlo. Finché c’è si deve dire che è il numero uno. Come si difende un allenatore? Lo si fa pubblicamente, oppure si cambia. Si deve rispettare, magari dandogli un consiglio. Ma io non vedo nessuno che lo sta facendo alla Fiorentina. Ferrari parla del 2026, del centenario, ma pensiamo ad oggi, a difendere l’allenatore. Altrimenti si prende e si cambia. A sentirlo e vederlo ieri in conferenza stampa mi sembrava un pulcino bagnato. A me non piace prendermela con chi è in difficoltà, mi pare sia proprio così Palladino. Spero vinca col Lecce e si riprenda”.
“Il post Palladino? Non ho dubbi, il nome giusto è quello di Maurizio Sarri”
Ha poi concluso: “Non lo so che vorrà fare la Fiorentina a fine stagione, se tenere Palladino o virare su altri profili. Personalmente per quello che si è visto sin qui non ci penserei due volte: andrei dritto a bussare alla porta di Maurizio Sarri, con lui si va sul sicuro. Magari non farà chissà cosa da qui a fine stagione, ma so che alla lunga mi darebbe grandi benefici e risultati. E soprattutto identità, veder giocare bene al calcio. Cosa che fin qui non si è visto con Palladino. Ma ripeto, l’ho visto confuso, come un pulcino bagnato. Perciò gli auguro che vinca col Lecce”.