I leader non esistono più nella Fiorentina: Non c'è un calciatore che si metta sulle proprie spalle un po' di responsabilità in più. Gettare al vento tutte queste occasioni è davvero ingiusto e la faccia di Commisso a fine gara...
L’ennesima occasione di rientrare gettata al vento dalla Fiorentina. Un’altra sconfitta, forse la più pesante di tutte, perché i viola ci arrivavano con il morale alto, dopo il passaggio di turno in Coppa Italia, ma anche con l’obbligo di recuperare punti e posizioni in campionato.
Una classifica terribile, nessun calciatore viola che ha segnato più di tre reti in Serie A, una difesa che concede davvero troppo ad un Bologna in forma sì, ma al tempo stesso limitato nelle scelte e nei singoli. Ormai è chiaro che l’unico obiettivo rimangono le coppe. Non potrebbe essere altrimenti, con le tante possibilità di rientrare in gioco gettate al vento, con un mercato che evidentemente non ha aiutato il presente, con un gioco che non decolla ed è sterile.
Adesso sono praticamente tutti a disposizione, questa squadra a livello numerico ha poco da invidiare alle altre. Ha da invidiare invece dal punto di vista tecnico, perché i leader non esistono più. Non c’è un calciatore che si metta sulle spalle un po' di responsabilità in più. Non c’è un attaccante indovinato, non c’è un calciatore che ti risolva le partite quando le cose non si mettono bene. Cabral, Jovic, Ikonè, non sono all’altezza. Sei gol in ventuno partite da parte delle punte centrali: sono numeri impietosi che raccontano bene, o quantomeno in parte, i problemi di questa squadra.
Bravo Brekalo, entrato in campo in modo giusto e coraggioso, ma non può bastare. Ventiquattro punti in ventuno partite, questi sono i numeri disastrosi di una stagione dove non viene mai trovato un minimo di continuità. Soltanto una vittoria della Coppa Italia o un grande cammino in Europa potrebbero in parte cancellare questa annata davvero difficile da digerire, soprattutto dopo il percorso dello scorso anno. L’allenatore sicuramente ha delle responsabilità, ma in questo momento dal punto di vista tecnico sembra davvero mancare qualcosa. La faccia di Commisso a fine partita la dice lunga, la speranza è che il proprietario viola conosca la strada per non ripetere certi errori. Tanti, troppi i calciatori che stanno rendendo molto meno. Tanti, troppi i calciatori che non incidono. Il pareggio ci poteva stare, ma il Bologna non ha rubato nulla a Firenze.
E adesso c’è la Juventus a Torino, una partita sulla carta da tripla in questo momento. In questa Serie A sarebbe bastato davvero poco in più per giocarsela fino alla fine. Gettare al vento tutte queste occasioni è davvero ingiusto. La sensazione è che questa squadra sia davvero fragile.