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Arrivato in estate dal Bologna per una cifra intorno ai 10 milioni, Erick Pulgar sarebbe dovuto essere il regista della nuova Fiorentina di Montella. Usiamo il condizionale perché il cileno di fatto, regista non lo è mai pienamente stato. Nella prima parte dell’anno con la gestione dell’allenatore napoletano, Pulgar ha dovuto reinventarsi mezzala, lasciando la cabina di regia a Badelj. Una buona prima parte di stagione, poi il calo vistoso insieme a tutta la Fiorentina. Con Iachini si riprende il posto da regista in mezzo al campo, ma nelle ultime apparizioni è tornato a posizionarsi lateralmente. Con la ripresa del campionato capiremo definitivamente la volontà dell’allenatore viola sul regista da utilizzare fino a fine stagione.



Il rendimento totale del cileno è stato caratterizzato da alti e bassi: partite giocate con una buona intelligenza tattica, partite in cui faceva fatica a capire dove si trovasse in quel momento. Ci si aspettava oggettivamente qualcosa in più da lui. I numeri della sua stagione fino ad ora sono quelli di un vero cecchino: 4 rigori messi a segno su 4 con una freddezza disarmante. Anche 5 assist per lui, che dopo Milenkovic è stato il giocatore che ha giocato di più: 29 partite giocate su 30 disponibili. Numeri, al di là delle prestazioni in campo, che sono quelli di un vero leader e colonna portante della squadra dopo solo qualche mese con la maglia viola addosso. Anche per questo la volontà della società viola è già ora piuttosto chiara: a gennaio sono state rifiutate offerte importanti per lui e la Fiorentina gli darà fiducia anche il prossimo anno.


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