Il peccato di recidiva che mette a rischio la serenità di Parisi e condiziona i giudizi. Italiano, perché insistere se hai un Kayode così?
Chissà se Fabiano Parisi, mentre non era inquadrato, avrà dato un bacino al palo sinistro della porta sotto la Curva Fiesole. Perché è solo grazie a quel legno che la Fiorentina, dopo cinque minuti, si è salvata dallo svantaggio. E che l'ennesimo errore dell'ex Empoli, molto simile a quello commesso contro la Juve, è stato di fatto cancellato. Un episodio al quale vanno aggiunte delle responsabilità anche sul gol del Genk, e in tal senso la sostituzione all'intervallo è stato un segnale inequivocabile e forte da parte di Vincenzo Italiano.
Peccato di recidiva
La domanda da porsi non deve tuttavia riguardare Parisi, che resta un grande acquisto e un giocatore di talento sconfinato. Semmai bisognerebbe chiedersi perché, con un Kayode come quello visto nella ripresa, Italiano ha insistito nello schierare il buon Fabiano sulla destra. Dove, evidentemente, non solo non è a suo agio ma commette di fatto almeno uno svarione importante a partita.
Il rischio psicologico
Nessuno - si spera - metterà in dubbio le qualità di Parisi. Ma il rendimento di un calciatore, si sa, dipende molto anche dalla condizione psicologica e il rischio che tutti questi errori possano influire sulla serenità del ragazzo effettivamente esiste. Ci auguriamo ovviamente che l'ex Empoli sappia resettare e rimanere tranquillo, tornando presto a farci vedere tutte le sue qualità sulla fascia sinistra.
Kayode-cisivo
Per tornare alla domanda di prima: perché un Kayode così non è partito titolare? Italiano ha risposto che non se la sentiva di lanciarlo dall'inizio con pochi minuti sulle gambe e che la strategia alla fine ha pagato, anche se su quest'ultimo punto si potrebbe obiettare visto quanto accaduto nel primo tempo. Ad ogni modo adesso Kayode c'è e appare in grande forma, come dimostra il rigore conquistato contro il Genk. Rivedremo ancora Parisi a destra? In attesa di Dodò può darsi, ma solo in caso di estrema necessità. Nel frattempo ci auguriamo che Italiano gli conceda nuove chance al posto di Biraghi, affinché dimostri tutto il suo talento nel ruolo in cui l'ha sempre fatto.