'Sinais' come quelli lanciati dalla Fiorentina
“Sinais”, letteralmente ‘segnali’ in lingua portoghese, come quelli che la Fiorentina ha lanciato nella notte del Dom Afonso Henriques di Guimaraes. Positivi o negativi? Non è nemmeno facile esprimersi dopo una prestazione opaca ma ripresasi con il risultato finale e la voglia di ribaltare il vantaggio dei padroni di casa. Sicuramente, non si è vista una squadra spumeggiante, che aggredisce il campo e crea tante occasioni da rete, ma il Vitoria costituiva anche l'ostacolo più alto fra i sei pescati ai sorteggi. Inoltre, stiamo sempre giudicando la seconda squadra di Palladino, quella dei Terracciano tremolanti, dei Quarta con la testa fra le nuvole, degli Ikone inconcludenti come sempre e dei Kouame desaparecidos.
Una formazione B che non è affatto detto che sia pronta per proseguire in Conference: dagli ottavi si farà dura, andata e ritorno contro la stessa squadra e - si spera - con un campionato da posizioni privilegiate da conservare. Che segnali ci ha lasciato allora Guimaraes?
Al banco degli imputati
Senza Kean, l'attacco è nullo: Beltran bravissimo se gioca con un ‘9’ davanti ma senza… chi l'ha visto? Un fantasma che si aggirava per il campo. Gli esterni, Ikone, Colpani e Sottil, se non sono in giornata non pungono nemmeno la sesta squadra della Primeira Liga portoghese. La Fiorentina poi continua a non marciare bene senza Cataldi: il metronomo del centrocampo, insieme ad Adli, calato parecchio di rendimento nell'ultimo periodo. Menomale che Mandragora ha il piedino caldo: non è la prima volta che il bistrattato ex Torino tira fuori le castagne dal fuco.
Udines-accia, Runjaic scomodo
Lunedì con l'Udinese, un'altra partitaccia. Avversario scomodo, abituato a non perdere con Runjaic, zitto zitto una delle rivelazioni di questa Serie A. Torneranno tutti i pezzi grossi, eccezion fatta per Dodô squalificato, ma il motivo suona allo stesso modo: che segnali avremo dalla Fiorentina di dicembre? Un mese aperto dalla paura per Bove, proseguito con l'eliminazione dalla Coppa Italia ma anche dalla goleada al LASK e i tre punti presi al Cagliari: nel mezzo però anche la perdita della mamma di Palladino, che ha accusato il colpo a Bologna. Ma proprio dal KO del Dall'Ara si deve ripartire: la prima sconfitta dopo otto vittorie consecutive, in Portogallo poi è stata evitata quasi allo scadere. Ci sono tutti i presupposti per chiudere al meglio questo 2024, basta volerlo con tutte le forze rimaste.