Amrabat fa 50 col Marocco e risolleva il morale: in Inghilterra però è tutt’altra storia. Fiorentina spettatrice interessata di una situazione intricata
Proprio in extremis Sofyan Amrabat ha coronato il sogno di vestire la casacca del Manchester United, passando dalla Fiorentina ai Red Devils nelle ultime ore del calciomercato estivo. In terra inglese però le cose non stanno andando come sperato dal marocchino, che ha ritrovato il mentore Ten Hag in panchina ma non le migliori sensazioni e prestazioni sul terreno di gioco.
Nella prima uscita del Marocco valevole per le qualificazioni ai Mondiali, Amrabat ha giocato 90’ e la squadra di Regragui ha vinto 2-0 in Tanzania. Il classe ’96 ha toccato quota 50 partite con i ‘Leoni dell’Atlante’, un bel traguardo. Con la maglia della Nazionale il centrocampista viola in prestito al Manchester United ha sicuramente toccato le vette più alte della propria carriera, giungendo fino alla semifinale dei Mondiali in Qatar con prestazioni da protagonista assoluto. Quel calciatore lì però non si è più visto, per molteplici fattori, anche e soprattutto fisiologici.
Dopo un avvio a rilento complici i consueti acciacchi fisici, Amrabat ha ottenuto spazio al Manchester, giocando all’occorrenza anche da terzino, sebbene con risultati altalenanti. Nelle ultime due partite vinte dalla squadra di Ten Hag, tuttavia, il marocchino ha totalizzato 0 minuti. La critica in Inghilterra sta attaccando spesso duramente l’ex mediano gigliato, arrivato per 10 milioni di prestito oneroso; la formula prevede un minimo di 20 milioni da pagare per la società inglese per acquisire a titolo definitivo il calciatore la prossima estate. Difficile attualmente che possano verificarsi le condizioni per altri 5 milioni di bonus.
Lo scenario attuale prefigura un rientro molto probabile alla base per Amrabat, la cui avventura con la Fiorentina tuttavia non sembra aver alcuna possibilità di iniziare, col calciatore che si trasferirebbe nuovamente in un altro club. Servirà tutt’altro rendimento al centrocampista africano per poter convincere il Manchester United della bontà della scelta, oltre al fatto che il suo destino resta legato a doppio filo a quello di un Ten Hag sotto stretta osservazione ed in bilico sulla panchina dei Red Devils.