​​

Una serata da dimenticare. L'arbitro di Lazio-Fiorentina, Antonio Rapuano, non ha saputo gestire la partita, perdendo totalmente il controllo nel corso del secondo tempo. 

Ammonizione inventata

Tante mischie, tante proteste sguaiate tollerate. Tutto parte con un'ammonizione insensata comminata a Palladino (poi espulso, così come l'altro allenatore Baroni). Il tecnico viola se la prende col proprio team manager, Rapuano non capisce e gli rifila un cartellino giallo. In quel momento poi Adli lascia il campo: ci sta l'ammonizione per perdita di tempo, ma non si capisce il perché della seconda ammonizione data al centrocampista anche perché il calcio dato al pallone presente in panchina non va di certo ad influire sulla gara. 

Palla fuori

Tra falli fischiati e colpi proibiti lasciati correre, almeno vede bene il pallone finito fuori nel finale di gara in un'azione in cui la Lazio se n'era infischiata dell'angolo da lui assegnato e aveva trovato anche il gol. Capanno di giocatori biancocelesti intorno al direttore di gara che però non prende provvedimenti disciplinari. 

Manata involontaria

C'è una manata che sembra involontaria di Pongracic a Romagnoli, ne bel mezzo di uno scambio di cortesie reciproche. Il pallone però non era in gioco e quindi, eventualmente, l'arbitro non avrebbe potuto concedere il rigore. 

Pedro out

Infine Pedro. Già ammonito, va addosso volontariamente a Ranieri, buttandolo a terra. Un intervento in cui un'altra ammonizione ci stava eccome: sarebbe stata un'espulsione che avrebbe fatto risparmiare alla Fiorentina momenti di difficoltà finali. 

Marelli: "Mancano un paio di gialli a Beltran ma anche Pedro doveva essere espulso. Rapuano ha visto e perdonato"
Ha fatto molto discutere l'arbitraggio di Rapuano, che ha scontentato un po' tutti, perdendo di mano la partita. Lo ha c...

💬 Commenti (8)