Una poltrona per… troppi. Da non escludere dei tagli a centrocampo, ecco i possibili (e quasi certi) sacrificati
Nella parentesi finale di questa prima parte di stagione, la Fiorentina sembra aver finalmente trovato la quadra. Italiano ha apportato qualche modifica tattica, ma non così evidente; di certo non ha smontato e rimontato il suo giocattolo. Questi piccoli dettagli, tuttavia, hanno influenzato un reparto più degli altri. Il centrocampo viola è passato dal classico schieramento a tre, con un play e due mezzali, all’avanzamento di una pedina all’altezza degli esterni e alla disposizione di due mediani in linea.
Quello pensato da Italiano è uno ‘pseudo’-4-2-3-1, non è un modulo fisso o chissà quanto radicato. La Fiorentina è più fluida tatticamente, ma questo nuovo ordine a centrocampo illumina delle gerarchie piuttosto evidenti. I due uomini più consoni ad occupare il ruolo di mediano sono Mandragora e l’imprescindibile Amrabat. Davanti, uno straripante Bonaventura ha monopolizzato la posizione di trequartista, nelle ultime tre settimane. Sono abbastanza chiare anche le alternative, utilizzate frequentemente a partita in corso: Duncan dietro, Barak come opzione in coppia con Jack.
Fatte queste premesse, con i cambiamenti pensati dal mister, inevitabilmente c’è qualche elemento che ne risente. Vuoi per la difficoltà nel trovare il campo, vuoi per la poca disposizione nell’individuare un ruolo preciso, alcuni ragazzi potrebbero avere un futuro (momentaneamente o meno) lontano da Firenze. Chi partirà al 99% è Szymon Zurkowski, che ha esplicitamente rifiutato la proposta di rinnovo del contratto da parte della società. Il polacco, che tra l’altro è impegnato nel Mondiale in Qatar con la propria Nazionale),non trova spazio e i 45 minuti in campo contro l’RFS non bastano come svolta definitiva alla sua stagione. Sulle sue tracce, ci sono anche club di Serie A come Spezia e Torino.
Il numero 27 viola, comunque, non è solo. Anche un altro ragazzo, il più giovane del centrocampo gigliato, ha raccolto solo una manciata di minuti in Conference League. Che per Bianco sia arrivato il momento di un prestito secco? Difficile saperlo con certezza, ma non è un’ipotesi da escludere, visto il bisogno di continuità per il classe 2002. Attenzione anche a Maleh, che dopo essere stato protagonista nei primissimi mesi, non trova più il campo da parecchio tempo. Ed è sinceramente difficile incastrarlo nella nuova idea tattica di Italiano. Per gli ultimi due citati, può essere tenuto in conto un allontanamento momentaneo.
Per chiudere, altri due casi in sospeso: il destino di Marco Benassi, ai margini della rosa, e Antonin Barak. Quest’ultimo non è assolutamente in discussione, nelle gerarchie della Fiorentina; i dubbi sorgono soltanto in ottica riscatto a fine stagione. Ipotesi più che plausibile, ma ancora lontana dalla piena convinzione da entrambe le parti.
Quello pensato da Italiano è uno ‘pseudo’-4-2-3-1, non è un modulo fisso o chissà quanto radicato. La Fiorentina è più fluida tatticamente, ma questo nuovo ordine a centrocampo illumina delle gerarchie piuttosto evidenti. I due uomini più consoni ad occupare il ruolo di mediano sono Mandragora e l’imprescindibile Amrabat. Davanti, uno straripante Bonaventura ha monopolizzato la posizione di trequartista, nelle ultime tre settimane. Sono abbastanza chiare anche le alternative, utilizzate frequentemente a partita in corso: Duncan dietro, Barak come opzione in coppia con Jack.
Fatte queste premesse, con i cambiamenti pensati dal mister, inevitabilmente c’è qualche elemento che ne risente. Vuoi per la difficoltà nel trovare il campo, vuoi per la poca disposizione nell’individuare un ruolo preciso, alcuni ragazzi potrebbero avere un futuro (momentaneamente o meno) lontano da Firenze. Chi partirà al 99% è Szymon Zurkowski, che ha esplicitamente rifiutato la proposta di rinnovo del contratto da parte della società. Il polacco, che tra l’altro è impegnato nel Mondiale in Qatar con la propria Nazionale),non trova spazio e i 45 minuti in campo contro l’RFS non bastano come svolta definitiva alla sua stagione. Sulle sue tracce, ci sono anche club di Serie A come Spezia e Torino.
Il numero 27 viola, comunque, non è solo. Anche un altro ragazzo, il più giovane del centrocampo gigliato, ha raccolto solo una manciata di minuti in Conference League. Che per Bianco sia arrivato il momento di un prestito secco? Difficile saperlo con certezza, ma non è un’ipotesi da escludere, visto il bisogno di continuità per il classe 2002. Attenzione anche a Maleh, che dopo essere stato protagonista nei primissimi mesi, non trova più il campo da parecchio tempo. Ed è sinceramente difficile incastrarlo nella nuova idea tattica di Italiano. Per gli ultimi due citati, può essere tenuto in conto un allontanamento momentaneo.
Per chiudere, altri due casi in sospeso: il destino di Marco Benassi, ai margini della rosa, e Antonin Barak. Quest’ultimo non è assolutamente in discussione, nelle gerarchie della Fiorentina; i dubbi sorgono soltanto in ottica riscatto a fine stagione. Ipotesi più che plausibile, ma ancora lontana dalla piena convinzione da entrambe le parti.
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