Brovarone: "Tra Nico Gonzalez e Firenze non è mai stato vero amore. Biraghi non mi piacerà mai, ha atteggiamenti inopportuni. Commisso? Sta soffrendo perché non si sente compreso"
L'intermediario di mercato Bernardo Brovarone ha detto la sua su Cristiano Biraghi a Radio Bruno Toscana: “Non mi piacerà mai, come giocatore ma anche per il suo modo di fare. E' sempre a bubare, a fare versi, esagera nelle proteste e nelle esultanze quando segna. Ed è vero che non può assolutamente fare il terzo di difesa. Secondo me il perno della difesa dovrebbe essere Martinez Quarta, con Pongracic a destra e Ranieri a sinistra. Secondo me Parisi è stato preso perché c'era un'idea di sostituire Biraghi, e l'arrivo di Gosens deve far riflettere molto il capitano”.
“Tra Nico e Firenze non è mai stato vero amore”
Su Nico Gonzalez: “La sensazione è che non si sia mai dato con umiltà e amore nei confronti di Firenze, che infatti non ha mai ricambiato granché. Non ricordo un coro per lui ad esempio, non si è mai creato un legame e adesso che è andato via la sensazione è quella dell'ognuno per la sua strada, senza troppo dispiacere. Non do colpe alla società, però diciamo che non c'è mai stato nessun tentativo di evitare le cessione dei big perlopiù alla Juventus. E' sempre stato tutto molto automatico: i bianconeri arrivano, chiedono e acquistano, senza alcun tipo di resistenza".
“Commisso sta soffrendo. Non diamo sempre la colpa alla società”
Su Commisso: “L'ho sempre detto, per me è una splendida persona. E' arrivato a Firenze come salvatore della patria e con la voglia di fare certe cose, in primis lo stadio, ma al primo intoppo si è arreso. Poi è arrivato il resto: giornalisti, critiche, tutta roba che però fa parte del calcio soprattutto in Italia. Secondo me se lui parlasse oggi, emergerebbe molta più rabbia di quella che abbiamo visto nelle precedenti conferenze. Qui a Firenze c'è un continuo attacco da parte della stampa, una guerra povera dettata da personaggi poveri intellettualmente, che friggono per scarsa considerazione. E' brutto che una persona non possa entrare al Viola Park ed è brutto anche che si debba arrivare a questo, ma non diamo sempre la colpa alla società. Commisso sta soffrendo perché non si sente compreso, e questo non è giusto. Al tempo stesso bisogna essere onesti e dire che questa proprietà si è un po' troppo chiusa in sé stessa, e a Firenze se non dici le cose in modo trasparente possono nascere dei problemi".