I due dogmi di Pradè e Montella
Nel corso della conferenza stampa di ieri, Daniele Pradè ha affrontato diversi temi: una di queste, che non è stata molto considerata, è quella relativa all'idea di gioco della Fiorentina del futuro. Vincenzo Montella baserà la sua squadra sul 4-3-3, un modulo che può facilmente modificarsi in un 3-5-2: in tal senso, come dichiarato dallo stesso Pradè, sono fondamentali due ruoli. Il primo è quello del play, un giocatore che dovrà arrivare dal mercato ed essere un profilo di rilievo. Nella prima Fiorentina di Montella il regista è stato Pizarro, il direttore d'orchestra di quella squadra che divertì molto e mise in mostra il gioco più bello del campionato italiano. Il secondo ruolo fondamentale è quello di un difensore centrale che deve essere abile, anzi abilissimo, nel gioco con i piedi: un identikit che ricalca quello di Gonzalo Rodriguez, all'epoca perno della difesa a tre dell'Aeroplanino. Al momento in rosa non è presente nessun difensore con queste caratteristiche, ragion per cui è plausibile pensare che arrivi dal mercato. Pezzella e Milenkovic, al momento i titolari della retroguardia gigliata, non possiedono queste caratteristiche pur essendo dei marcatori formidabili. Play e difensore centrale, da questi due ruoli e da chi verranno occupati passeranno buona parte delle ambizioni della nuova Fiorentina.