​​

La formazione titolare della Fiorentina a Napoli. Foto: Fiorentinanews.com
La formazione titolare della Fiorentina a Napoli. Foto: Fiorentinanews.com

Ormai è ufficiale: la Fiorentina vola sulle ali dell’entusiasmo dopo il 3 a 1 rifilato al Napoli grazie alle reti di Brekalo, Bonaventura e González. 

E adesso, classifica alla mano, c’è già qualche tifoso che pronuncia le parole che profumano di sogno: Champions League. La calma in questi casi è d’obbligo, perché se è pur vero che il calcio offerto dalla squadra di Italiano è esaltante, siamo comunque agli inizi di una stagione densa di appuntamenti. È difficile però non essere entusiasti di fronte a questa iniziale cavalcata che vale il 4° posto. Da segnalare non solo Ikoné, che contro i partenopei ha giocato la sua partita più bella da quando è alla Fiorentina, ma anche Brekalo, che sta crescendo nonostante un inizio non ottimale, e Nicolás González, oggi un top player che fa gola a club di Premier League con tanti soldi da spendere. E che dire infine di Nzola, il cui periodo di adattamento sembra essere terminato? Tuttavia il vero protagonista di questo successo non gioca, ma siede in panchina.

Vincenzo Italiano: il valore aggiunto della Viola

Il valore aggiunto di questa Fiorentina è Vincenzo Italiano. L’allenatore viola contro il Napoli è stato protagonista di un capolavoro tattico quando ha impedito a Osimhen e compagni di avere la meglio al centrocampo grazie al pressing asfissiante portato da un Jack Bonaventura tornato su livelli altissimi. Oltre a lui si è distinto Arthur, capace di non perdere un pallone e di far girare la squadra in uscita dalla propria area di rigore. Tutto questo ha obbligato la difesa azzurra a subire le continue ripartenze gigliate, che si sono rivelate pericolose quando Ikoné ha colpito il palo della porta difesa da Meret. Continuando di questo passo la Fiorentina potrà puntare all’Europa che conta: lo dice la classifica e soprattutto i numeri, il più interessante dei quali ricorda che siamo al cospetto del terzo attacco della Serie A. Un dato, quest’ultimo, che non è passato inosservato a chi si occupa di scommesse sportive: Marathonbet blog Italia, per esempio, all’interno della sua sezione dedicata agli approfondimenti di calcio ha sottolineato più volte l’attitudine offensiva della squadra di Italiano. Volendo ben vedere è insolito, perché la Viola della scorsa stagione faceva tanta fatica davanti. La finale di Coppa Italia persa contro l’Inter lo testimonia: tante occasioni da rete sprecate in malo modo che alla fine hanno galvanizzato la formazione di Inzaghi, che è riuscita ad alzare il trofeo. In quella circostanza Italiano ha potuto ben poco, se non fare tesoro degli errori commessi dai suoi giocatori così da costruire una formazione più letale in avanti e attenta dietro.

Una condizione atletica impeccabile

Sebbene i gigliati siano impegnati il giovedì in Conference League, competizione che toglie tante energie psico-fisiche,il fine settimana riescono quasi sempre a essere brillanti in campionato. Questo perché la rosa gode di una condizione atletica impeccabile. Al di là delle sostituzioni che vengono eseguite per far fronte al doppio impegno, tutti i calciatori chiamati in causa non deludono le aspettative, pressando alto l’avversario che va in confusione. Come è capitato contro il Napoli di Garcia, che poche volte è riuscito a uscire dalla propria metà campo verticalizzando con rapidità. E quelle poche volte che c’è riuscito non ha impensierito Terracciano, se non sul fatto che ha causato il calcio di rigore realizzato da Osimhen. La condizione atletica di questa Fiorentina è visibile nell’aggressività messa in campo da un Duncan abile nel proteggere Arthur in fase di ripartenza e nei colpi del promettente Kayode, che ha sfruttato l’occasione concessagli da Italiano, giocando contro il Napoli una buona partita soprattutto nel primo tempo. Infine una menzione speciale va a Martínez Quarta, che i compagni possono trovare ovunque sul rettangolo verde, visto che si muove con grande facilità dalla difesa all’attacco.

Il futuro è loro!

Per fare strada in questo campionato piuttosto “fluido”, dove i rapporti di forza tra squadre non sono ancora ben delineati, è necessario stupire gli avversari puntando sui giovani di prospettiva, veloci, tecnici e mentalmente pronti a reggere l’urto dei grandi palcoscenici. La Fiorentina in questo caso è molto fortunata perché può contare sul 19enne Kayode e sul 22enne Parisi, che già quest’anno daranno un contributo importante per provare a trasformare il sogno Champions League in realtà. Calciatori versatili in grado di difendere e attaccare giocando sia da terzini sia da esterni di un centrocampo a 5, il primo risulta più anarchico rispetto al secondo quando decide di attaccare gli spazi. Vincenzo Italiano dovrà lavorare molto s,u questo aspetto di Kayode, visto che probabilmente sarà lui a sostituire per tutta la stagione l’infortunato Dodô. Per quanto riguarda invece Parisi, essendo quest’ultimo già piuttosto bravo a non perdere le spaziature, sarà necessario incoraggiarlo quando capiteranno partite storte che lo metteranno in difficoltà.

Nicolás González per ora può rifiatare

Il fatto che la Fiorentina domini il Napoli permettendosi di lasciare in panchina uno come Nicolás González è segno che qualcosa sta cambiando. La squadra viola oggi è talmente convinta dei propri mezzi che chiunque scende in campo fa bene. Se poi l’argentino, entrando a gara in corso risulta così decisivo come contro i partenopei, Italiano potrebbe pensare di farlo rifiatare più spesso, perché la stagione è lunga e arriverà il momento in cui non si potrà fare a meno lui…E chi meglio di Nicolás González, cresciuto in fase realizzativa dopo la scorsa stagione in cui la porta sembrava stregata (vedi finale di Coppa Italia), può occuparsi di questo compito?

Pensare già al futuro? Perché no!

Quando le cose vanno così bene è più facile guardare al presente e soprattutto al futuro con entusiasmo. Per questo motivo i gigliati sarebbero già pronti a proporre un prolungamento di un anno di contratto a Jack Bonaventura, protagonista di una prima parte di stagione così positiva da restituirgli la maglia della Nazionale. A 34 anni l’ex Milan sta vivendo la sua seconda giovinezza calcistica, avendo già segnato 4 goal in 8 partite. Prolungare il suo contratto significa puntellare il centrocampo viola scommettendo su qualità e quantità.

L’inizio di campionato non esaltante di Roma e Lazio

La Viola quest’anno può sperare nel quarto posto non solo perché sta giocando un bel calcio ma anche perché alcune pretendenti non sono partite benissimo. Ci riferiamo a Roma e Lazio che hanno perso tanti punti, soprattutto per demeriti loro. Vero è che adesso entrambe sembrano pronte a recuperare terreno: la Roma grazie a un Lukaku in grande spolvero e la Lazio puntando su un gioco a tratti convincente che ha fruttato 3 punti in Champions League contro il Celtic e altrettanti in campionato contro l’Atalanta. Tuttavia, restano pur sempre la decima e la tredicesima forza della Serie A. Stando così le cose la Fiorentina non può non approfittarne, continuando a premere sull’acceleratore così da allargare ulteriormente il gap che la divide dalle romane. Se aggiungiamo il fatto che la Dea sembra essere stata costruita per lottare per l’Europa minore, come dimostra il suo percorso sin qui altalenante, la concorrenza per la vera gloria quest’anno è decisamente minore rispetto al solito.
 


💬 Commenti