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Ha cancellato tutti gli impegni negli Stati Uniti per stare vicino alla sua Fiorentina: Rocco Commisso ha deciso che il suo posto, almeno fino a giugno, sarà a Firenze. Un viaggio non programmato, poi diventato obbligatorio, che era stato ipotizzato a gennaio ma poi rimandato a causa di alcune difficoltà logistiche e di salute del patron viola. 

Il suo addio all'amico fraterno Joe

Adesso Commisso ha deciso di esserci, di essere accanto alla squadra, di prendere in mano il lavoro lasciato dall'amico fraterno Barone, il cui feretro è giunto in Sicilia e poi proseguirà il suo viaggio, l'ultimo, verso New York. Commisso gli ha già detto addio e non lo seguirà. Adesso è il momento di guardare avanti e di pensare al futuro della Fiorentina, almeno fino a fine stagione. 

Non è il momento di parlare di cessione

Un atteggiamento, scrive il Corriere dello Sport, che scongiura anche una cessione societaria chiacchierata in città già prima del malore occorso a Barone. La presenza, l’atteggiamento, gli occhi mostrati dal presidente italo-americano in queste prime quarantotto ore in Italia raccontano tutt’altro però. Raccontano di due progetti immediati (il torneo in suo onore e la villa interna al Viola Park che la società gli intitolerà) volti a consolidare il ricordo del direttore generale viola. 

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