La linfa vitale per la Fiorentina attuale. Ingeneroso pretendere tutto e subito da Ikone e Cabral. C'era una strada più dispendiosa che i viola hanno scelto di non percorrere
Ikonè sarà fortissimo. Sottil anche. Gonzalez se sta bene fa la differenza. Saponara è una sicura alternativa, un jolly. Esterni, giocatori offensivi, che nel gioco di Italiano e della Fiorentina attuale sono linfa vitale. Esterni che però, al momento, non segnano. Se si pensa che dietro a Vlahovic, a livello realizzativo, c’è il vuoto e che Biraghi è quello che ha segnato di più è chiaro che qualcosa li manca. Presto, se continua così, al primo posto balzerà Piatek, ma è chiaro che la Fiorentina dal punto di vista realizzativo non sta tenendo il passo per l’Europa. Manca concretezza.
Chiaro che va dato tempo, chiaro che sia Ikonè che Cabral arrivano da campionati diversi, da storie diverse, pretendere tutto e subito sarebbe ingeneroso. Lo si sarebbe potuto fare con Berardi (mamma mia che giocatore), ma si è scelto di percorrere altre strade, meno dispendiose economicamente (soprattutto in relazione all'età). Ma è chiaro che, dal punto di vista tecnico, Italiano oggi ha qualche gatta da pelare in più.
Dopo la sosta, magari, potrà essere maturo il momento di vedere in campo Cabral e Piatek insieme, due che dal punto di vista delle caratteristiche possono anche coesistere in qualche gara. Ma i gol devono arrivare prima e la sfida contro il Bologna di Mihajlovic è sicuramente una grande occasione. Perché poi ci sarà l’Inter a San Siro; niente è impossibile ma sicuramente sarà una sfida in salita. Il treno per l’Europa passa dalle vittorie da ottenere con Bologna ed Empoli nelle prossime tre partite. Sei punti su nove, il minimo per poterci sperare ancora.
Si cominciano a fare tabelle, guardando anche a quella sfida da recuperare contro l’Udinese, che potrebbe davvero valere moltissimo. Undici partite da qui alla fine, trentatré punti in palio. La Fiorentina oggi ha 43 punti, l’obiettivo dovrà essere quello di arrivare in zona sessantacinque per provarci. A quel punto potrebbe essere davvero Europa, ma manca un cambio di passo definitivo per poterci sperare. La Fiorentina, nonostante gennaio e nonostante un paio di settimane di leggero appannamento (più dal punto di vista dei risultati che delle prestazioni) è ancora li. Ma Roma e Lazio hanno cambiato passo. Occorre ricominciare a correre. Undici punti nelle ultime otto partite non possono bastare, per gli obiettivi di questa stagione, che questa Fiorentina, è riuscita a darsi attraverso le prestazioni.