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Vlahovic. Lo vedi in allenamento e pensi: questo fa trenta gol quest’anno. Fa paura la crescita di questo ragazzone, del centravanti della Fiorentina. E' destinato a diventare uno dei più forti per la sua forza, la sua tenacia, la sua voglia di arrivare. E il suo sorriso, perché come ci insegnano da sempre, se ti diverti ti viene tutto meglio. L’importante è che rimanga a Firenze, che questi trenta gol li faccia qui, che poi vedremo.

Un anno, si ragiona di anno in anno ormai nel calcio. E allora che rinnovi o meno, interessa soprattutto a lui, ma non a noi. Interessa ai titoli dei nostri giornali, fa scena, ma cambia poco. Perché ormai, quando un calciatore vuole andare via, lo fa. E se Dusan non se ne andrà sarà soprattutto una sua scelta. E’ uno serio, lui. Uno riconoscente. Poi toccherà alla Fiorentina convincerlo del progetto futuro (che al momento si fa un po’ fatica a capire), ma questo è un discorso diverso. Montolivo, Bernardeschi, Chiesa, ci scuseranno ma misero il ‘muso’ subito. Nessuna riconoscenza, nessun discorso particolare. Si vedeva che volevano solo andare via, in tutti i modi e prima possibile. Il Vlahovic di Moena ci sta dimostrando altro. Magari il finale (non possiamo saperlo) sarà lo stesso, ma sicuramente il ragazzo ha stoffa non soltanto sul terreno di gioco.

Oggi, sul rinnovo, c’è più ottimismo di ieri. Noi, ribadiamo, che anche se così fosse cambia poco. In futuro, conteranno i soldi, le ambizioni della Fiorentina, le offerte che arriveranno, la crescita del ragazzo. Questo sì. Oggi sta nascendo una squadra più giovane, con tante scommesse, con un tecnico che sembra avere stoffa. E allora se Dusan ha segnato tutti quei gol con Iachini, crediamo che con il gioco di Italiano possa quantomeno ripetersi. Questi primi giorni in montagna ci hanno fatto vedere questo. Abbiamo uno dei centravanti più forti d’Europa, uno che con la fiducia che ha in questo momento non teme paragoni. Uno che, siamo sicuri, ci farà ancora divertire tanto. E con gli stadi finalmente nuovamente pieni, o quasi, sarà tutto più bello. Perché tutte quelle reti senza tifo, senza urla, senza gioia dello scorso anno ci sono rimasti un po’ di traverso. Che sia ancora il suo anno, in viola, rinnovo o non rinnovo. Poi si vedrà.

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