Nella sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara commenta l'arrivo di Colpani e il recente esito del ricorso della Fiorentina contro il Comune:

"L’arrivo di Colpani strappa il velo di malinconia dal volto dei tifosi perplessi e fa felici anche gli ultrà del bilancio. Una spesa immediata relativamente abbordabile e un diritto di riscatto che non è quindi obbligo. Pradè a questo giro deve veramente mettercela tutta come quando creò da zero la prima Fiorentina di Montella. Ma allora c’era anche Macìa e, sopratuttto un Adv motivatissimo. Questa volta vige l’autofinanziamento, quindi è tutto più difficile. Colpani naturalmente non esclude dal campo Nico, anche se quel 99 per cento a meno che… resta vivo. I tempi sono cambiati. Vi immaginate Vittorio Cecchi Gori in piedi sulla balaustra sopra uno striscione con su scritto «Batistuta è incedibile, a meno che non arrivi un’offerta irrinunciabile». No, vero? 

Ora che le nubi si stanno diradando e la Fiorentina ha visto bene di giocare in Inghilterra, dove anche le zanzare del Viola Park hanno chiesto asilo politico per un caldo oltre ogni limite, possiamo svagarci con la polemica sullo stadio, quella che emoziona come un video su you tube con tutte le giocate vincenti di Sabiri. Quindi le ruspe vanno avanti e il direttore generale Ferrari dovrà rinunciare al pugno di ferro e dialogare con la sindaca di Firenze. Tra le proposte di questi giorni buone per limitare la perdita economica dovuta a una capienza ridotta, era venuta fuori anche quella che proponeva di alzare i prezzi a i pensionati. La motivazione? Beh, andare allo stadio e assistere in contemporanea alla partita della Fiorentina e a dei lavori in corso è un’occasione irripetibile".

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