Benedetto Ferrara: "Se Italiano è talebano allora Albano e Romina sono rock & roll. Commisso e Cairo come Trump e Biden, diversamente gemellati"
Nella sua rubrica Rock & Gol per La Nazione, Benedetto Ferrara parla della riscossa di Italiano:
“Da un “poeri noi” siamo passati a “si pare il Barcellona dei tempi d’oro”. I giudizi sul tecnico sono il caso più lampante di questa dissociazione: la Fiorentina è in lotta per un posto in Europa, in corsa in Coppa Italia e Conference, eppure Il tecnico si, ma, no, vaia vaia. Che poi non è che alleni il City. Ma alla fine è bastato rimettere in sesto i tre moschettieri (Nico, Jack e Arthur) per ritrovare coraggio e fiducia. E ne serviva tanta per rientrare in campo dopo un primo tempo frustrante con più pali di un locale di lap dance. Bravo Italiano. Naturalmente attendiamo conferme. Però stiamo sereni, la squadra è col tecnico. E questo non è un dettaglio da poco. E poi il presunto talebano della panchina ha cambiato più moduli che il Napoli allenatori. E quando lo ha fatto, come lunedì scorso, ha vinto coi fatti. Se lui è talebano Albano e Romina sono rock & roll. Questa critica non regge”.
"E non vediamo l’ora di capire cosa farà la Fiorentina oggi a Torino, una sfida curiosa: tifoserie gemellate, proprietà gemellate come Biden e Trump. Cairo e Commisso non si amano, chissà quanto peserà per le due squadre questo dettaglio psicologico".