Dipende tanto da Jovic, la Fiorentina ha messo tutte le sue fiches su di lui. Il primo grande compito sul quale dovrà lavorare Italiano
Dipende tanto da Jovic, o forse tutto. La Fiorentina, sull’attacco, ha messo tutte le sue fiches su un attaccante forte, molto forte, ma che già divide. Perché nel calcio, oggi più che mai, c’è fretta. E allora, anche da Moena, sono arrivate le versioni sono contrastanti tra gli stessi addetti ai lavori. “Che giocatore, altro livello", per qualcuno. “E' fuori forma, ci vorrà tempo e pazienza”, dicono altri.
E Italiano che dice? Beh, nell’ultimo giorno di ritiro, la chiarezza da parte del tecnico gigliato, non è mancata. Dopo i complimenti ecco la frase: “Avrà per un po’ questi alti e bassi. Deve crescere fisicamente, perché le qualità non gli mancano. Ma bisogna stare bene ed essere atleti al cento per cento”. Messaggio chiaro, stringere i tempi e accelerare perché l’inizio della nuova stagione è ormai alle porte e la Fiorentina dovrà partire subito al massimo sia contro la Cremonese che in occasione del preliminare di Conference.
Jovic, in queste prime settimane viola, ha dimostrato grande senso del gol, grande tecnica, ma ancora poca mobilità. D’altronde due anni senza giocare per forza di cose pesano e peseranno. Tornerà in forma giocando, ma la Fiorentina non potrà rischiare niente. Ecco perché ad oggi, Cabral, potrebbe essere in leggero vantaggio per cominciare la stagione. Nonostante anche da lui ci si aspetti tanto di più, in un'annata già decisiva per definirne il valore. Cabral o Jovic, giocherà chi starà meglio e soprattutto chi avrà assimilato meglio cosa chiede l’allenatore. Pensando ad una ‘prima’ che potrebbe vedere Gonzalez da un lato, Sottil dall’altro (in vantaggio su Ikone) e uno tra Jovic e Cabral in mezzo, con il compito di non far rimpiangere un certo Vlahovic.
Dal gennaio scorso sembra passata una eternità, ma si tratta in fondo soltanto di pochi mesi. E i gol da ritrovare sono tantissimi. Per una Fiorentina formato europeo segnare sarà il primo grande compito che non potrà però gravare soltanto sulle spalle del centravanti. Italiano, da adesso in poi, lavorerà soprattutto su questo. E le prossime amichevoli internazionali saranno decisive per stilare i primi verdetti.