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Commisso Fiorentina
Il presidente della Fiorentina e proprietario di Mediacom, Rocco Commisso

Il giornalista e tifoso viola Leonardo Bardazzi, firma del Corriere Fiorentino, è intervenuto a Radio Bruno affrontando moltissime tematiche dell'avvio di annata della Fiorentina.

“Difficile non essere delusi, è una Fiorentina più teorica che pratica, stanno venendo fuori tanti problemi, non si sa quale sia il modulo migliore. Tanti piccoli segnali in campo, niente di definitivo. Finora la squadra è indietro sotto ogni punto di vista. L’ingresso di Gudmundsson deve essere un punto di partenza per far cominciare qualcosa di bello, creare un valore aggiunto, ad Empoli però con questo nuovo sistema si è ingabbiato un talento così, anzichè liberarlo. Al momento non ha condizione atletica, ha saltato la preparazione, si è sempre allenato a parte. Deve giocare nei suoi 25 metri, e gli altri per ora devono correre per lui”.

‘Non ci si può accontentare di una Fiorentina che non tira in porta ad Empoli’

Adli è l’unico che verticalizza, Cataldi è un giocatore tattico e da alcuni suoi recuperi nascono azioni molto pericolose, ma non riesce a verticalizzare. Il capitano è Biraghi, non Kouame, è lui il leader dello spogliatoio, uomo di fiducia della società, ed in questi giorni avrà sicuramente avuto qualcosa da dire. A me non fa impazzire questo girovagare della fascia di capitano. Prendo il buono di quanto detto da Kouame, che voleva probabilmente dire altre cose rispetto a quanto ha trasmesso. Alla Fiorentina non può bastare quanto sta proponendo, non può accontentarsi, quindi ben venga chi si lamenta di questo e ne parla. Non ci possiamo accontentare di una Fiorentina che non tira in porta ad Empoli e vince con un rigore per un pestone all’ultimo, non va bene questo ruolino di marcia. Commisso ha detto che vogliamo migliorare lo scorso anno, ma questo andamento è da 40-45 punti e non può andar bene”.

‘Mi auguro che non ci sia un cambio di panchina, ma mi aspettavo le difficoltà di Palladino’

“Non respiro aria di scricchiolii sulla panchina di Palladino. Commisso ragiona in maniera opposta, non butta fuori un allenatore dopo 6 giornate. Non mi aspetto un cambio di panchina e non me lo auguro assolutamente. Certo mi aspettavo che un tecnico così giovane, che ha saltato la trafila, potesse avere un impatto complicato con Firenze. La gente si aspettava un salto di qualità nella gestione Commisso, oggi le cose sono complicate, dopo tantissimi cambiamenti, e molte scelte di Pradè che non ho capito molto, anche per le frasi dette sul calendario iniziale. Si sapeva che Sarri non l'avrebbero preso, ma una telefonata a De Zerbi, che alla fine è andato al Marsiglia, non al Real Madrid…si poteva fare. La piazza di Firenze è bellissima, ma complessa, non è semplice arrivare e incidere subito".


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