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Gino Infantino. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Gino Infantino. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Poco più di 120 minuti giocati, nessuna prova da titolare nelle 7 apparizioni complessive: per Gino Infantino l’impatto col calcio italiano non è stato morbido, anzi. Il 2003 di Rosario, arrivato proprio dal Central, squadra della sua città, sta faticando e non poco a ritagliarsi spazio e considerazione nelle rotazioni della Fiorentina. Neppure nelle gare più ‘abbordabili’ contro il Cukaricki per Gino c’è stato grande spazio, fatta eccezione per lo spezzone giocato al Franchi nel rotondo 6-0 della Fiorentina.

Le parole di Infantino e Italiano

"L’idea è quella di continuare a crescere, so che sono giovane per essere alla Fiorentina. Ringrazio la società per avermi dato l'opportunità e ora devo godermela e sfruttarla al massimo". Ha commentato così recentemente il mancino viola, consapevole che la strada è lunga e di lavoro ce n’è da fare tanto. Sul giovane argentino si è poi espresso mister Italiano: "È giovane ma rappresenta un profilo molto interessante. Gioca in una zona in cui c'è competizione con Bonaventura e Barak ma lui può essere utilizzato in diverse parti del campo. Sono convinto abbia margini enormi di crescita".

Solo due giocatori hanno giocato meno di lui

Solo Mina e Comuzzo (promosso dalla Primavera) hanno però giocato meno di Infantino, e sono gli unici assieme al centrocampista sudamericano ad attendere la prima maglia da titolare in viola. L’adattamento del giocatore procede a rilento e per lui sarà pressoché impossibile trovare continuità. Per questo non è da escludere che Infantino possa spostarsi in prestito altrove a gennaio, per avere uno spazio che a Firenze attualmente per lui non esiste, né in mediana né sulla trequarti.


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