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A Radio Bruno l’ex difensore viola Lorenzo Amoruso si sofferma sull’operazione che porterebbe Arthur dalla Juventus alla Fiorentina. L’ex calciatore gigliato si è espresso così: “Arthur fuori dal campo non è stato professionista in questi anni, ha colpe sul proprio rendimento. Ha avuto infortuni, sì, ma i suoi atteggiamenti hanno pesato. È nel pieno della carriera, vanno capite tante cose. L’Arthur di Barcellona era un calciatore che dettava i tempi, da regista a tutto campo. Con visione di gioco importante e piedi buoni. C’è da capire con quale testa arriverebbe a Firenze il giocatore. Se avrà recuperato confidenza e autostima, potremmo parlare di qualcosa di bello. Penso però che sia un grosso azzardo in questo momento”.

E ancora: “Il brasiliano sarebbe un giocatore che per la Fiorentina che immagina Italiano è importante, ma l’Arthur con certe caratteristiche è quello di 3 anni fa. È la seconda volta che la Juventus lo cede, la Fiorentina sta facendo una scommessa e per questo non vuole comprarlo. La Fiorentina vuole limitare gran parte del pagamento dell’ingaggio, che tocca quasi quota 6 milioni”.

“Quest’anno a livello di costruzione la Fiorentina ha avuto tanti problemi. Con Torreira c’è stato uno scontro tra allenatore e giocatore e il mister viola ha detto: ‘arrivederci e grazie’. Italiano però ha sempre voluto un uomo d’ordine in mezzo al campo. Col 4-2-3-1 si è provato a fare qualcosa di diverso, senza essere belli e lineari si sono ottenuti dei buoni risultati. Arthur può giocare anche nei due, ma dipende da chi c’è accanto. Il brasiliano non è dinamico, serve un giocatore con forza e corsa a fianco a lui”.

Infine: “In questa Fiorentina tutti hanno un prezzo, se arriva la giusta cifra, vanno via tutti. La Fiorentina è già attiva e qualche obiettivo è già stato delineato, è un luglio un po’ anomalo. Ci aspettiamo qualcosa in più ora dalla società viola, che arrivino calciatori perlomeno funzionali alle idee di Italiano. Alla Fiorentina manca un attaccante. Capisco che il mercato stia portando a dare fiducia ai due attuali attaccanti. Jovic ha un ingaggio altissimo, Cabral potrebbe avere qualche squadra interessata, ma c'è da vedere il come ed il perchè. Oggi il calcio è in mano ai procuratori, i calciatori contano sempre meno. Alcuni agenti hanno più voce di ciò che la gente possa pensare”.

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