Barone: "Ci stanno costringendo a portare la squadra fuori da Firenze, sarò molto duro. Volevamo costruire un nuovo stadio, ma ci hanno bloccato. La Fiorentina non è il giocattolo di nessuno"
Durante un incontro al Viola Park insieme ad alcuni tifosi viola, il dg della Fiorentina Joe Barone ha parlato anche del tema stadio, senza risparmiare aspre critiche alla gestione della situazione da parte delle istituzioni.
I costi del Viola Park e il futuro della Fiorentina
“Noi non vogliamo andare via da Firenze. Qualcuno ci costringe a portare la Fiorentina fuori da Firenze e siamo tutti danneggiati: città, tifosi, soprattutto il movimento viola. Quello che abbiamo fatto con il Viola Park eravamo disposti a farlo anche con lo stadio. Questo centro sportivo non è un plastico, è realtà. Non abbiamo mai fatto plastici. Questo rimane a Firenze, non lo portiamo a New York. E oggi il valore della Fiorentina è molto più alto. Certo, è una realtà che costa perché senza dipendenti e giocatori, per mantenere una realtà del genere servono 10 milioni l'anno, son soldi. Ma guardiamo al futuro della Fiorentina con progettazione, programmazione. Vedo che ci sono nonni, zii, genitori che portano avanti la tradizione viola con i loro nipoti e figli, io sono qui per proteggerla. È una cosa unica. La Fiorentina a Firenze è uno stile di vita e va protetto.
Erano pronti 300 milioni per lo stadio
"La Fiorentina non è un giocattolo della politica, ma nemmeno quello di Rocco o di Barone. Non è il giocattolo di nessuno. Domani (stasera ndr) in diretta sarò molto duro, perché luglio è lì, è vicino. Se la Fiorentina andrà a giocare a Cesena o a Modena, sarà un enorme danno alla società. Noi eravamo pronti a mettere 300 milioni per fare lo stadio e siamo stati bloccati. Siamo ancora disposti a parlare, ma siamo gente seria. Lo so che ci saranno le elezioni a breve. E allora votate, votate... Votate il vostro governatore e non cambierà nulla. Io sono qui per cambiare le cose”.