Una storia con la Fiorentina interrotta troppo presto: Gli errori da una parte e dall'altra. Quel no alla Juventus quando era già tutto fatto e l'irritazione dei Della Valle per un'intervista
Le ormai famose dirette di Sebastien Frey su Instagram ci hanno portato a ritrovare un personaggio che avevamo, in parte, dimenticato. Uno che comunque alla Fiorentina c'è rimasto cinque anni e ha scritto delle belle pagine come Stevan Jovetic. Un rapporto bello e tormentato quello avuto con Firenze e la maglia viola, dove non sono mancati momenti bui come il grave infortunio in allenamento. Un rapporto che, a vederlo con gli occhi di ora, possiamo dire che si è chiuso troppo presto e di questo non ne ha sicuramente tratto vantaggio il giocatore, anzi.
L'arrivo da giovanissimo
L'ex Partizan Belgrado arrivò in Toscana giovanissimo, a 19 anni. Fu pagato caro, circa 7,5 milioni di euro, ma dimostrò fin da subito di valere quella cifra. Anzi, nel giro di poco tempo il suo valore di mercato salì alle stelle.
La rottura con l'intervista
Dopo cinque stagioni a Jovetic venne voglia di traslocare e nel giugno 2013 apparve una sua intervista su La Gazzetta dello Sport che fece scalpore e che segnò la fine di ogni dialogo coi viola. L'irritazione dei Della Valle, a seguito delle sue dichiarazioni, esplose in tutto il suo fragore. Lì per lì fu annunciata anche una multa inflitta al ragazzo che non abbiamo mai saputo se è stata regolarmente incassata oppure no. Anche perché comunque, di lì a poco lasciò Firenze e l'Italia per trasferirsi, a suon di milioni, al Manchester City. In quella stessa intervista il montenegrino parlò anche della possibilità di andare alla Juventus, salvo poi ritornare sui propri passi. "Ho detto no alla Juve perché non potevo tradire Firenze" questa è stata la sua versione a distanza di tempo dall'accaduto.
La fine della stabilità
Comunque, dal trasferimento in Inghilterra in poi, JoJo non ha più trovato una sua stabilità. E' stato in seguito anche all'Inter, al Siviglia e al Monaco, ma non è mai più stato ai livelli di quando, ricciolone e coi capelli lunghi, vestiva la maglia viola e splendeva anche in Champions League. Errori dunque, commessi innanzitutto dal ragazzo e dal suo procuratore (Ramadani) che avevano voglia di passare all'incasso. Ma errori anche da parte della Fiorentina. All'epoca era già cominciata la smania da plusvalenza e si decise di rompere quel trio formato da Jovetic, Ljajic e Cuadrado che pure avevano dimostrato di comporre un terzetto offensivo a tratti addirittura devastante. Peccato, peccato davvero che sia conclusa così una storia che poteva essere esaltante per tutti. Pensare ad un suo ritorno adesso, come auspicato dallo stesso Jovetic, potrebbe essere ancora sensato, ma di certo non potrebbe essere più magico come lo era allora.
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