Barone: "In passato tanti plastici di progetti mai realizzati, il Viola Park è realtà. Italiano e giocatori assorbiranno tutto l'amore della tifoseria in appositi spazi"
La Repubblica fa un punto della situazione sul Viola Park, il primo centro sportivo di proprietà nella storia della Fiorentina. 10 campi da calcio, 5 padiglioni, 900 tra atleti e dipendenti che da settembre, una volta inaugurato ufficialmente, animeranno quella che a tutti gli effetti sarà una cittadella incastonata nel verde di ville e ruscelli che caratterizzano quest’area.
"In passato abbiamo visto tanti plastici di progetti che poi mai si sono realizzati — dice il direttore generale viola Joe Barone — ma questa non è plastica, è realtà. Ci sono alberi che rimarranno qui per i prossimi 100 anni. È tutto vero".
I campi sono pronti. Quelli in erba naturale ma anche i tre ibridi. Ovvero misti tra erba naturale, sintetica e un terriccio con semi di cocco studiato per i movimenti e le ricadute sulle articolazioni. La “green room”, una stanza che tramite sensori e apposite sonde rileva in base al movimento svolto il potenziale infortunio da prevenire in ogni zona del corpo. "Quando Italiano e i giocatori arriveranno qui mercoledì prossimo — continua Barone — si troveranno di fronte tutta questa bellezza. Abbiamo previsto delle zone dove permettere ai tifosi di stare a stretto contatto con i nostri giocatori. Perché dovranno assaggiare e assorbire tutto l’amore della nostra tifoseria".