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Poteva andare meglio. Molto meglio. Sicuramente la partita immaginata, sognata, era diversa. Il Basilea poteva essere battuto, così non è andata. E nel finale è arrivato un ko che brucia tantissimo. E adesso si deciderà tutto nella gara di ritorno, tra sette giorni. Vincere in terra Svizzera, invertire il risultato di andata, Fiorentina meno spumeggiante del solito, un po’ ingenua difensivamente parlando, sicuramente meno effervescente di altre volte.

I Viola hanno creato, soprattutto in vantaggio, ma non sono riusciti a chiudere la partita. E’ mancato equilibrio, leggerezze pagate a caro prezzo e che in Europa sono difficilmente perdonabili. La strada si è fatta in salita, forse l’avversario è stato un po’ sottovalutato, è mancata quella cattiveria che porta con se una serie interminabile di rimpianti. Quanti meriti del Basilea e quanti demeriti dei viola in questo 1-2 interno? Magari la verità sta nel mezzo, ma ieri non si è vista la miglior Fiorentina della stagione.

Occorrerà tra una settimana uno spirito diverso, forse anche una squadra diversa dal punto di vista tattico. Niente è perduto, ancora il risultato è rimediabile e la finale di Praga ancora possibile. Ma si è messo tutto in salita, in modo anche abbastanza sorprendente. Sono mancati i big, Gonzalez e Bonaventura su tutti.  Nonostante la spinta di un Franchi straordinario che fino all’ultimo tuffo ha provato ad aiutare una squadra in difficoltà. Un ko che potrà costare caro. Ma questa squadra è capace di tutto. Anche di ribaltare un risultato brutto ma che lascia ancora tutto aperto. Occorrerà però in grinta diversa. In Europa, più che in Italia, serve una intensità superiore. Pradè ha chiesto di ‘morire sul campo’ nella gara di ritorno. Concetto forte, ma serve sicuramente qualcosa di più.

Benedetto Ferrara: "Senza un Bonaventura in palla è tutto più difficile. Curioso vedere Castrovilli in panchina"
Il giornalista fiorentino Benedetto Ferrara si è espresso così nel suo articolo per La Nazione in merito alla partita ...

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