Braida: "Arrivato al Milan Berlusconi disse che dovevamo diventare i più forti del mondo. Sacchi? Arrigo stava andando alla Fiorentina ma poi..."
Questo pomeriggio l’ex dirigente del Milan Arriedo Braida, durante un collegamento con TMW Radio, ha avuto modo di parlare della sua lunga esperienza in rossonero. Tra i tanti temi toccati anche quello relativo ad arrivo di Arrigo Sacchi, fino a quel momento promesso sposo della Fiorentina. Questo un estratto delle sue parole:
"Di grandi successi oggi manca il presidentissimo Berlusconi e Galliani. Il Milan ha una grande storia, ha scritto una parte importante del calcio italiano, europeo e mondiale. Il Milan è stato, è e sarà sempre una squadra molto importante. ”Quando è arrivato Berlusconi e ha detto che dovevamo diventare i più forti del mondo. Lì è partito tutto. Ha avuto grandissimi campioni, da Van Basten, Gullit e Rijkaard, ma anche Baresi, Tassotti, Maldini, Shevchenko, Pato, Ronaldinho, e chi più ne ha, più ne metta”.
“Al Milan ho visto tanti campioni, Rijkaard il piu difficile da acquistare”
Ha poi parlato di quale sia stato l’acquisto più difficile di tutti: ”Tutti facili e difficili, era importante però portarli a casa. Chi ci è costato qualche sacrificio in più è stato Rijkaard. Avevo nascosto il contratto in mezzo ai pantaloni, con i tifosi dello Sporting imbufaliti per il mancato arrivo. Di quale è più soddisfatto? Di tutti i campioni arrivati, da Shevchenko a Kakà, campioni che non dimenticherò mai. E con tutti ho ancora un grande rapporto”.
“Avvisai Berlusconi che Sacchi stava andando alla Fiorentina…”
Ha anche parlato dei tanti allenatore arrivati a Milanello: “Sacchi, Capello, Ancelotti: superlativi tutti e tre. Tre fuoriclasse davvero. Se ho creduto subito in Sacchi? Il grande Berlusconi ha avuto una grande intuizione. Un piccolo aneddoto: stavo sempre in contatto con i miei colleghi, una volta un amico mi disse che Arrigo stava andando alla Fiorentina. Avvisai subito Berlusconi e Galliani e alla fine lui fece marcia indietro e venne al Milan".