La Lazio perde il ricorso per il "Caso Zarate": Lotito costretto a pagare
Oltre alla brutta sconfitta casalinga di ieri contro il Bologna, non sembrano finire le brutte notizie in casa Lazio. I tifosi biancocelesti possono però dormire sogni tranquilli, questa volta infatti non si tratta di qualcosa inerente alla squadra di Maurizio Sarri. Come riferito da Repubblica infatti, la societа biancoceleste ha perso il ricorso presentato dal presidente Claudio Lotito in merito al caso Zarate, ex attaccante proprio della Prima squadra della Capitale.
Tutto nasce nell'estate del 2008
L'attaccante argentino venne ingaggiato dalla Lazio in prestito oneroso con diritto di riscatto nel 2008, venendo messo sotto contratto per cinque anni dal 30 aprile 2009. Con già alle spalle una causa per mobbing, il rapporto tra Zarate e la squadra capitolina è sempre stato tutt'altro che idilliaco. La società di Lotito sosteneva che della vicenda dovesse occuparsi l'organismo arbitrale previsto dallo Statuto della FIGC e che rientrasse nelle disposizioni che disciplinavano i rapporti tra affiliati e federazione, con la conseguente invalidità del contratto di mandato, specificando che fosse stato stipulato senza l’osservanza delle disposizioni previste dall’ordinamento sportivo e dal regolamento degli agenti sportivi.
Lazio colpevole: Lotito costretto a pagare
Lotito dovrа dunque versare 1.6 milioni di euro alla societа londinese Pluriel Limited. Si tratta della rata dovuta come corrispettivo pattuito nel contratto di mandato stipulato il 20 maggio 2009 per trattare l’ingaggio del calciatore argentino. La decisione in via definitiva è stata presa dalla Corte di Cassazione.