Cecchi Gori: "Berlusconi mi chiedeva sempre Rui Costa, ma lo prese solo quando mi strapparono la Fiorentina dalle mani. Nel mondo del calcio gli ho dato noia, stavamo per vincere lo scudetto"
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Ospite del programma radiofonico I Lunatici di Rai Radio2, ha parlato Vittorio Cecchi Gori, ex presidente della Fiorentina ricordando due personaggi scomparsi da poche ore come Francesco Nuti e Silvio Berlusconi: "Francesco era un grande attore, la sua dipartita fisica ci ricorda ancora di più quello che è stato. Non è stato sottovalutato, è uscito dai giochi troppo presto. Valeva come Benigni e Verdone. Era sensibile, divertente, un attore hollywoodiano"
E su Berlusconi: "Quando prendemmo la Fiorentina Berlusconi ci incoraggiò, poi le cose sono un po' cambiate. Mi chiedeva sempre Rui Costa, ma non gliel'ho dato. Lo prese alla fine quando mi levarono di mano la Fiorentina. Mi ricordo una volta ero ad Arcore da lui e vennero a trovarlo Gullit, Rijkard e Van Basten che erano in scadenza di contratto. Lui mi diceva ‘questi vengono a chiedermi un sacco di soldi'. Lui ci si mise a parlare, sentii anche le voci alzarsi, poi concluse un accordo. E io gli dissi che aveva fatto bene, tanto quei tre lì non li avrebbe più trovati. Aveva ad Arcore tutte le Coppe dei Campioni, le teneva nel seminterrato. Sul calcio alla fine gli ho dato fastidio, stavo per vincere il campionato nell'anno in cui lo vinse il Milan. Batistuta non me l'ha mai chiesto, lui voleva Rui Costa".