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Difficile fare qualcosa ora. Non c'è il tempo né il modo di intervenire per la società, di fronte allo spettacolo imbarazzante che da qualche partita si sta vedendo in campo. Semmai c'è da sperare che Commisso, Barone e Pradè si stiano già muovendo per la prossima stagione. Che urga un cambiamento drastico pare evidente, prima di tutto nella scelta dei giocatori. Nessuno pretende che la Fiorentina abbia una rosa di venti campioni affermati, ma forse è giunto il momento di far capire cosa significa indossare la maglia viola. Ciò non vuol dire tarpare le ali ai giovani, che in quanto tali hanno il diritto di sbagliare. Ma l'atteggiamento, quello, deve essere diverso. Diverso per esempio da quello di Sottil, che ieri ha utilizzato l'occasione concessa da Iachini girando come una trottola per tutto il primo tempo. Diverso da quello di Chiesa, il cui assist decisivo per Cutrone non giustifica la reazione col gesto del dito, durato per fortuna solo il tempo di accorgersi che non c'era il pubblico. La rete dell'ex Milan potrebbe rivelarsi molto più importante di quello che sembra, e magari tra qualche settimana la benediremo. Ma non deve distogliere lo sguardo da ciò che è stata la Fiorentina ieri. Una squadra priva di idee, che per 75 minuti ha giocato senza convinzione e senza mai calciare nello specchio della porta. Ad oggi, decisamente troppo poco anche per salvarsi. Ringraziando che la squadra di Iachini non ha in mano (per ora) il proprio destino.


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