Le nostre PAGELLE: Gudmundsson e un impatto devastante. Palladino si ravvede e ne guadagna la squadra. Finalmente sprazzi di Colpani
De Gea: 6,5 Zaccagni ci prova, lui risponde presente al 20'. Non ci riescono a superarlo nemmeno Gila di testa e Dia con un forte diagonale di testa. Si piega sul colpo di testa ravvicinato di Gila prima dell'intervallo, ma nel secondo tempo mantiene in un modo in un altro la sua porta imbattuta.
Martinez Quarta: 5 Si fa subito sverniciare da Zaccagni e rischia il giallo dopo pochi secondi dall'inizio della gara. Dalle sue parti si passa veramente con facilità. Gudmundsson: 7,5 Gli bastano due minuti, veramente, per conquistarsi un rigore e segnarlo. Miglior ingresso in campo non ci sarebbe potuto essere per lui. Dopo un buon intervento difensivo (avete letto bene) fa il bis a fine partita dove insacca un altro rigore che regala la prima vittoria stagionale alla Fiorentina.
Comuzzo: 6 Gila sta a De Katelaere come Comuzzo sta a Ranieri. Marcatura (sbagliata) simile risultato identico: gol degli avversari. Ma ce la fa anche a rifarsi dopo questo errore. Ferma bene nel finale di primo tempo Dia lanciato in uno contro uno. Nella ripresa insieme a Ranieri fa buona guardia sugli avversari.
Biraghi: 5,5 Altra ammonizione per intervento fuori tempo e retropassaggio sbagliato che innesca una pericolosa ripartenza della Lazio, rimedia Comuzzo all'errore del compagno, bloccando Dia. Due incertezze e 45 minuti in cui lascia le stesse sensazioni di sempre ovvero di non essere a suo agio in questa posizione. Ranieri: 6,5 Ritorna a quello che faceva con Italiano in una retroguardia sistemata in quella maniera e la sua prestazione cresce d'incanto. Siamo lontani dai disastri di Bergamo, su livelli di buona efficienza.
Dodo: 6,5 Strappa un buon pallone in area della Lazio al 43' ma sbaglia a servire Kean, meglio, anzi molto meglio fa al 70' quando pennella un pallone per la testa di Kean. Ma in generale nel secondo tempo, con una Fiorentina piazzata in campo in modo diverso, emerge, creando superiorità numerica sulla destra con Colpani. E poi ha la forza di guadagnarsi il rigore del 2-1 finale.
Cataldi: 6,5 Bene nel recupero palla sulla trequarti laziale dalla quale nasce una clamorosa opportunità per Colpani ad inizio gara. Ma soprattutto gli vediamo fare tutto, impostazione e recupero, come si suol dire in questi casi lavori di qualità e quantità. Adli: SV.
Mandragora: 5,5 Non riesce ad imprimere la sua orma su questa gara.
Kouame: 6 Qualche gestione di pallone è rivedibile, ma è indubbio il fatto che dia fastidio con la sua posizione e il suo pressing alla difesa della Lazio.
Bove: 6 Non appariscente come Cataldi, ma prezioso per coprire.
Gosens: 6 E' un po' più sacrificato con una difesa a quattro, questo è indubbio. Ma è indubbio che ci sia più equilibrio e più gioco così, e allora il sacrificio val bene una messa. Resta bloccato e chiude.
Colpani: 6,5 Inserimento, tocco di destro, ma deviazione di Provedel sul palo. Comincia così la sua prestazione. Poi sfodera un tacco interessante che per poco non diventa un assist perfetto per Bove. Di più e meglio nella difesa, dove crea un duetto con Dodo che fa girare le scatole alla difesa della Lazio. Stavolta Palladino non lo toglie al 60' e questa è già una mezza notizia, l'altra mezza è che finalmente gli abbiamo visto avere delle belle intuizioni, compreso un altro sinistro dal limite fuori di poco. Ikone: SV.
Kean: 6,5 Ottimo assist per Colpani al 9', il compagno si inserisce bene ma colpisce il palo (con tocco decisivo di Provedel). Nel primo tempo è la sola speranza offensiva della Fiorentina, con la sua forza e i suoi strappi. Ogni volta che arriva sul pallone suona l'allarme per la Lazio. Gli abbiamo però visto fare anche il primo vero errore da quando è a Firenze, colpo di testa ravvicinato e comodo messo fuori dopo servizio perfetto di Dodo. Rivedibile anche il suo comportamento con Gudmundsson sulla palla che ha deciso la partita.
Palladino: 6,5 Palla a Kean e sperare in lui non può essere un'idea di gioco. Per 45 minuti, i primi, si vede esattamente questa Fiorentina, ovvero la stessa delle prime giornate, senza iniziative e con gli stessi, identici, problemi. Fortunatamente riesce a ravvedersi, cambiando pelle alla squadra, mettendola in campo in maniera più logica e adeguata ai suoi interpreti. Indipendentemente dalla presenza di Gudmundsson, è anche grazie a questo che la partita cambia radicalmente.