Natali: "Il ruolo del difensore è cambiato molto negli ultimi anni: Comuzzo è un giovane vecchio. La Fiorentina di Prandelli..."

Questo pomeriggio l'ex difensore della Fiorentina Cesare Natali, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare il momento della squadra di Raffaele Palladino: a partire dall'importanza del difendere a . Queste alcune delle sue dichiarazioni:
“Il difensore oggi ha una grandissima visibilità e richiesta a livello di mercato perchè è diventata un ruolo molto diverso rispetto a quando giocavo io negli anni 2000. 25 anni fa al difensore si chiedeva di difendere, se eri evoluto tecnicamente meglio altrimenti non era comunque un problema. Nel calcio di oggi però i difensori vengono valutati tanti soldi perchè gli viene chiesto qualcosa che, dall’altra parte, ha di fatto abbassare il valore di molti centrocampisti: ora si ricercano difensori bravi a giocare il pallone, che cosi facendo tolgono molti compiti alla mediana. Spesso i difensori oggi hanno grandi tempi di regia, questo perchè spesso sono proprio loro a dover sviluppare l’inizio azione”.
“Comuzzo è un giocane con la testa di un vecchio”
Ha poi analizzato Comuzzo: “E’ un giocatore molto forte, con caratteristiche però molto piu simili al calcio passato che a quelle di oggi giorno. Con la palla tra i piedi sa quello che deve fare, anche perche sono convinto che sia stato lo stesso Palladino a dargli una mano da questo punto di vista visto che non è un fanatico della ripartenza dal basso. E’ abbastanza concreto come profilo. Poi la palla passa all’allenatore: è lui che deve mettere tutti i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio delle loro condizioni. Penso che la prima cosa importante di un allenatore sia questa. Comuzzo quando deve giocare lo fa in modo molto pulito, e quando deve difendere è molto difficile da saltare per qualsiasi attaccante se lo trovi davanti."
“La sua applicazione in campo è qualcosa che colpisce”
Ha anche aggiunto: “La cosa che colpisce di lui è la sua applicazione mentale: è sempre dentro la partita. E per un difensore questa caratteristica è l’80% di tutto. Non lo conosco, ma per quello che ho visto in tv ha dimostrato di essere un giovane adulto: sia a livello mentale che a livello di posizionamento in campo. Chiunque si sia trovato davanti difficilmente l’ho visto soffrire”.
“Difficile fare paragoni con la Fiorentina di Prandelli”
Ha poi concluso: “Ho visto le ultime due vittorie della Fiorentina con big del calibro di Inter e Juventus, e devo dire che i viola hanno fatto delle partite spettacolari. Se le avesse fatte tutte in quel modo probabilmente la Fiorentina sarebbe al pari dell’Atalanta. Paragone opposto con la Fiorentina di Prandelli che vinceva con tutte le piccole? Quella era una squadra fortissima: nei giocatori, nell’identità e nella coesione dell’ambiente. Adesso è stato aperto un buon ciclo dopo quello passato con Italiano, la speranza è che si possa arrivare a dei risultati piu ambiziosi. E’ chiaro che i punti che hai perso con le piccole sono stati recuperati con le piu forti, non è una cosa da considerare troppo”.