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Da parte di un tifoso della Fiorentina e nostro lettore, riceviamo e pubblichiamo.

"Fate ridere"... Sì, la Fiorentina in campo fa ridere, hanno ragione i tifosi e quello che più stupisce è che non se ne accorga il suo allenatore. Il problema però non è che la Fiorentina fa ridere da qualche settimana, la Fiorentina, specialmente al Franchi fa ridere da un anno ed il suo allenatore viene messo in scacco a livello tattico da ogni allenatore che si presenta nel nostro stadio. A Firenze da un anno vincono tutti, dal Bologna al Torino dall'Udinese alla Lazio. La squadra viene messa sotto puntualmente a livello fisico, tattico e di gioco. Viene il Torino e ci mette sotto nel mezzo del campo, viene il Bologna e ci mette sotto nel mezzo del campo ed Italiano cosa fa? Toglie un centrocampista e mette una punta...e cosa succede? Semplice, ci mettono sotto ancora meglio.

Ma dico io, questa Fiorentina, questi giocatori che hanno dimostrato fino all'infinito di essere messi sotto con il 4-3-3, come si può pensare che possano mettere sotto l'avversario con un super offensivo 4-2-4. E' un anno che dico, la squadra non ha equilibrio, Italiano mai è riuscito a dare equilibrio a questa squadra. Abbiamo fatto alcuni risultati in virtù delle specifiche caratteristiche di tre giocatori: Torreira, Vlahovic e Nico Gonzalez. Ma non dimentichiamoci che se Juve e Roma, lo scorso anno venivano a Firenze a giocarsi la partita, noi quest'anno le coppe le guardavamo sul divano. E le guardavamo sul divano perché Italiano e la squadra sono stati messi sotto da Salernitana, Udinese e Sampdoria. Non puoi dire di meritarti le coppe se puntualmente sei messo sotto da squadre nettamente inferiori a te a livello di rosa.

Nessun allenatore in Seria A presenta 29 formazioni in 29 partite, pensando che chiunque giochi non conti, conta solo il modulo di Italiano. Questo non è calcio, ed infatti i risultati si vedono: la Fiorentina non gioca a calcio, una confusione in campo terribile, giocatori statici e fermi che non sanno cosa fare...sono lì che aspettano le grida di Italiano dalla panchina a dire loro dove stare. Nel gioco di Italiano non esiste una sovrapposizione, non esiste una palla alle spalle della difesa, non esiste un uno due, un cambio di gioco repentino... ma soprattutto non c'è traccia di una verticalizzazione. Di compenso ci sono oltre 200 milioni spesi nella campagna acquisti. Italiano ha ridotto ogni giocatore ad un appiattimento impressionante. I giocatori giocano, poi spariscono per mesi, salvo poi riapparire. Non siamo mai stati in grado di ribaltare una partita. Mai un cambio in corsa di Italiano è riuscito a sistemare una partita a livello tattico...

Prepara le partite tutte allo stesso modo, come se allenasse il Barcellona o il Real Madrid; mentre gli altri, anche un Palladino qualsiasi, preparano le partite su di lui che sanno giocare sempre alla stessa maniera. Chi ha il coraggio di prenderti alto uomo contro uomo ha già vinto la partita prima di entrare in campo. Lo hanno fatto Juric, Gotti, Thiago Motta, Sarri, Sottil e molti altri. Mi spiace dirlo, ma gli allenatori fondamentalisti come Italiano, la storia dice che hanno sempre vinto poco e quando vincono, lo fanno nei campionati minori dove la qualità media dei giocatori è più bassa. Con Italiano si difende male e si attacca peggio ed ogni partita è sempre a rischio, mai abbiamo vinto una partita in scioltezza e senza rischiare. Con lui puoi perdere con chiunque e spesso perdi anche con quelli più forti di te, anche giocando bene. Avvitarsi su Italiano è l'ennesimo errore di una dirigenza inesperta e di un presidente che va amato all'infinito per la passione che ci mette ed i tanti soldi che ci ha messo. Confido che Commisso, uomo intelligente, abbia già imparato molte cose e che a fine stagione sicuramente porrà rimedio. Il fatto di aver chiuso il portafogli nel mercato di gennaio, mi rassicura sul fatto che abbia compreso. Mettere a disposizione di questi dirigenti e di questo allenatore i soldi di una eventuale cessione di Amrabat e Nico, sarebbe stato come buttarli dalla finestra. Bravo Presidente ad aver chiuso il portafogli a gennaio.

Fabio Bonciani

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