C'è chi sogna e chi sragiona su Vlahovic, ma la Fiorentina non può permettersi di prendere un rischio enorme. Piuttosto si faccia come il Napoli con Higuain. E intanto qualche giornale farebbe bene a...
C’è Vlahovic che segna gol a ripetizione, diventando nei fatti e nei numeri uno dei migliori attaccanti d’Europa. C’è un campionato che si è fatto per la Fiorentina improvvisamente bello, intrigante, che profuma d’Europa.
C’è una rottura, ormai insanabile, tra i procuratori del calciatore serbo e la società. Insanabile non nei rapporti, ma nei contenuti perché Vlahovic ha deciso di andarsene. C’è una vera e propria asta per aggiudicarselo, a suon di milioni. Sessanta, settanta, ottanta, cento. La sua valutazione cresce di settimana in settimana, di partita in partita. E c’è un presidente che non ha bisogno di soldi tutti e subito, che non intende farsi dettare le regole da nessuno.
C’è il maggior quotidiano sportivo che titola ‘Vlahovic va preso subito’. Non si capisce parlando a nome di chi, forse di quella Juventus ancora scottata dall’affare Ronaldo.
C’è chi sogna (anche chi scrive), che non solo Vlahovic rimanga a gennaio (cederlo oggi sarebbe davvero una mossa impopolare e calcisticamente indigeribile), ma che Commisso abbia la forza di fregarsene dei milioni, delle offerte, portandolo a scadenza, gettando al vento una ottantina di milioni, facendo all-in sulla scommessa di riprendere quei soldi con una qualificazione Champions. Un rischio, che una società come la Fiorentina non può correre, con un fatturato come quello viola, con un bacino come quello che ha. Piuttosto, ragioniamo con equilibrio. Teniamolo, fino a giugno in tutti i modi. Perché ancora la partita è in ballo, con la Fiorentina quinta in classifica. Che porti in Europa la squadra e che si pensi già a come sostituirlo (a giugno con giocatori veri, non a gennaio con qualche scommessa fuori luogo) e che si spendano tutti i soldi della sua cessione costruendo una grande Fiorentina. Ci puoi fare mezza squadra con 80 milioni, avendo idee e strategie. Che si faccia come il Napoli, dopo la cessione di Higuain, o come la Juventus, dopo la cessione di Zidane, facendo paragoni importanti. Perché oggi Vlahovic economicamente li vale entrambi e forse anche di più.
Questo vorremmo, questo crediamo accadrà. Chiedere altro, chiedere di più, chiedere a Commisso di rischiare tutti quei soldi non sarebbe nemmeno giusto. E magari nemmeno intelligente, nel calcio di oggi. O tutti o nessuno, non si cambia un sistema da soli. Più Vlahovic segna, più la Fiorentina sale in classifica. Più Vlahovic segna più il suo cartellino sale di prezzo, non importa se siamo solo ad un anno e mezzo (e a fine campionato ad un anno) dalla scadenza. Non cambia nulla con un attaccante di vent’anni che segna così, si scatenerà un’asta mai vista.
A proposito, tornando a quel giornale di cui sopra, si tranquillizzi: nessuna squadra in Italia, tantomeno la Juventus, oggi può permettersi Vlahovic. E anche se fosse, rispetto per chi Vlahovic lo ha lanciato, lo paga, gli ha offerto 4 milioni a stagione per rimanere. Questi tre mesi ci hanno allungato la permanenza di Vlahovic di altri cinque. Ci hanno regalato una nuova Fiorentina, che è davanti alla Juventus. Quel giornale, parli di questo, magari interessa di più.