Vendere Comuzzo adesso sarebbe un errore. Un precedente che è bene rimanga l'unico
Vendere Pietro Comuzzo a gennaio sarebbe un errore. Sia chiaro, se il Napoli arrivasse davvero a offrire 40 milioni, si tratterebbe di una cifra enorme e che forse, dopo mezza stagione da titolare in Serie A, il difensore della Fiorentina ancora non vale. Ma venderlo adesso sarebbe un errore perché Pietro Comuzzo è un titolare di questa squadra, che non può essere sostituito.
Pongracic e Pablo Marì, ad oggi due buone alternative
Né da Pongracic, che ci auguriamo possa diventare sempre più una risorsa ma che non può dare garanzie dopo una partita, per quanto buona, a seguito di cinque mesi di indisponibilità. Né tantomeno da Pablo Marì, arrivato con le stimmate dell'affidabile riserva e che tale deve rimanere. Se poi pensiamo che la Fiorentina investirebbe tali presunti 40 milioni per fare un vero, grande colpo negli ultimissimi giorni di mercato, allora si entrerebbe proprio nel campo della fantasia.
Un precedente da non ripetere
Stop ai discorsi da tifosi ragionieri. Comuzzo ha commesso i suoi errori, ma è stato uno degli artefici dell'attuale classifica della Fiorentina. Privarsene adesso sarebbe prima di tutto un errore tecnico, un indebolimento della rosa a disposizione di Palladino. Se ne potrà riparlare a giugno, quando ci sarebbe tutto il tempo per trovare sostituti e investire eventuali incassi. Ma a gennaio non si può vendere un titolarissimo, anche se il precedente esiste. E forse è meglio che rimanga l'unico.