Alla ricerca dell’alter ego di Arthur, anche sul mercato. E intanto si studiano le soluzioni ‘interne’
La scelta di mister Italiano a centrocampo è stata eloquente: con l’arrivo di Arthur Melo la volontà è stata quella di riportare in cabina di comando un calciatore di fosforo e qualità. Il brasiliano è un giocatore reduce da una stagione molto problematica, tra infortuni ed esclusioni, ed è alla ricerca delle migliori sensazioni. La prova del classe ’96 di Goiania è emblematica dell’importanza che l’ex Juventus ricoprirà nell’economia del gioco viola, ma essenziale sarà anche capire chi possa farne le veci all’occorrenza, in vista dei tanti impegni della Fiorentina e della necessità di gestire al meglio il giocatore.
Nella rosa della Fiorentina non c’è un vero e proprio doppione di Arthur, e al momento all’assenza o alla sostituzione del brasiliano occorre ovviare con altre soluzioni. Una di queste può essere lo spostamento di Mandragora da centrale in una mediana a tre, con un’interpretazione naturalmente diversa del ruolo da parte dell’ex Juventus. Anche Bonaventura potrebbe scalare sulla linea mediana in caso di necessità, anche se questo comporterebbe in determinate gare altre scelte tattiche sulla trequarti.
Infantino ha la stoffa del centrocampista in grado di dettare i tempi nel fulcro del gioco ma ancora deve trovare il proprio centro sul piano tattico. Il classe 2003 di Rosario è però un centrale completo, e con l’Argentina ha giocato nei due in mediana. Duncan rappresenta l’opzione di sostanza ma non ha le caratteristiche giuste per prendere in mano il gioco gigliato. In rosa c’è poi anche Lorenzo Amatucci, giovane classe 2004 ancora in piena formazione sul piano della struttura soprattutto, ma dotato sul piano tecnico tattico e in possesso di un ottimo calcio e della capacità di giocare in verticale. Nel giusto contesto il centrocampista aretino potrebbe anche fare il proprio debutto e mettersi alla prova.