Il giornalista Paolo Ziliani su Il Fatto Quotidiano, ha pubblicato sul proprio giornale un articolo nel quale si parla del mondo del tifo della Juventus, all'interno del quale sono emerse figure ‘di rilievo’, dei veri ‘intellettuali' che si sono contraddistinti per la loro pochezza e meschinità. In questo però tollerati dalla società bianconera che, si legge nell'articolo, era a conoscenza di tutto ciò che avveniva e aveva dato il suo benestare. 

“Scrivevo sette giorni fa dello scandalo del tifoso della Juventus ripreso dalle telecamere, durante Fiorentina-Juventus - è l'incipit dell'articolo di Ziliani - intento a irridere le vittime dell’alluvione di Firenze mimando i gesti del nuotare, dell’affondare e del morire: tifoso di cui nessuno ha ritenuto di occuparsi, per denunciarlo e sanzionarlo, nonostante le immagini. Che i delinquenti continuino a imperversare nei nostri stadi e che il razzismo dilaghi non solo sugli spalti ma anche in campo…al ministro dello sport Abodi e al presidente federale Gravina interessa meno di zero”.

Ziliani riporta alla luce anche alcuni fatti nel suo articolo e parla dei rapporti che c'erano tra la tifoseria bianconera (la parte malata) e il Security Manager della Juve, Alessandro D'Angelo. Le cui mosse erano perfettamente conosciute dall'ex presidente, Andrea Agnelli. Tutto emerso in alcune intercettazioni.

“Se il nostro calcio - conclude Ziliani - è quello in cui il presidente di un club come la Juventus dà il suo benestare affinché i tifosi introducano ed espongano allo stadio il giorno del derby, striscioni inneggianti a Superga, cioè la tragedia in cui persero la vita i campioni del Grande Torino, davvero vogliamo prendercela col povero coglione che ride dei fiorentini morti nell'alluvione?”.

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