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Quella che sta per concludersi è stata la terza sosta per le nazionali stagionale, ma è inutile dire che i tifosi viola questa l'hanno accusata particolarmente. E' vero, la Nazionale aveva il compito di centrare il primo posto in Nations League (sfumato poi soltanto all'ultimo), ma con la Fiorentina seconda in classifica è difficile pensare ad altro…

Como, il primo “scoglio”

E al rientro ci sarà il Como, match sicuramente alla portata che nasconde però alcune insidie che si chiamano come gli ex Cutrone e Belotti. Palladino avrà a disposizione quasi l'intera rosa, ad eccezione di Gudmundsson e Richardson: l'islandese tornerà in tempo però per lo “scontro diretto” con l'Inter. Nel mezzo, la gara contro il Pafos, in un Franchi che dovrà spingere alla vittoria per rimediare allo zero raccolto a Cipro qualche settimana fa. Una sosta, insomma, che ha privato i Viola di una serie di quasi sole vittorie, almeno in campionato, e che dovrà essere alimentata al rientro su quel ramo del lago

E poi… il dicembre più ricco di sempre

Inter, Empoli, Cagliari, LASK, Bologna, Vitoria Guimaraes, Udinese e Juventus. Otto partite comunque già decisive per le ambizioni di Palladino: entrare nel nuovo anno, nel 2025, dentro ad uno dei primi posti in Serie A… Lasciamo per ora all'immaginazione il prosieguo della frase. Cinque gare consecutive (fra novembre e dicembre) in casa, il turno eliminatorio di Coppa Italia e due sfide chiave per finire fra le prime 8 della Conference. E subito dopo Natale… i nemici di sempre. Palladino potrà però contare finalmente sull'intera squadra a disposizione: Gudmundsson, certamente, ma anche Cataldi (rimasto ai box per molti giorni) e mettiamo pure Pongracic. Il croato può rilanciarsi dopo un inizio di stagione tremendo e sfortunato. Per il resto…ci penseranno San David e Kean il Guerriero.


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