I rischi tremendi di un Pezzella 3.0: alla Fiorentina servono aria fresca e leadership diverse
C'è un Pezzella pre e un Pezzella post addio di Pioli: quell'aprile 2019 infatti, ha segnato un po' lo spartiacque della carriera del capitano viola. Il finale semitragico dell'ultima stagione dellavalliana, la prosecuzione mediocre prima con Montella, poi con Iachini, quindi Prandelli e ancora con Iachini. Qualche infortunio allo zigomo e alla caviglia, la voglia di Milan emersa la scorsa estate e una permanenza quasi forzata, a cui ha fatto seguito un rendimento disastroso e una leadership non proprio così determinante sulle sorti della Fiorentina.
E ora che ne sarà di Pezzella? Una parola su di lui sicuramente l'avrà Gattuso, fermo restando che il contratto ha scadenza 2022. Convinzione generale è che la Fiorentina debba cambiare marcia, rinnovarsi, cercare aria fresca per buttare nel dimenticatoio l'ultimo biennio. In tal senso un Pezzella 3.0 non andrebbe propriamente a genio all'idea di base, vista anche la fascia da capitano al suo braccio...