Prima Praga poi...Italiano e Pradè. Due scenari di mercato e non ci sarà molto tempo per costruire la Fiorentina del prossimo anno
Di Italiano e del pressing del Napoli (ma non solo), parleremo più avanti. Non è il momento, come ha detto a più riprese la Fiorentina, rimandando ogni discussione a dopo la finale di Conference League. E’ chiaro che Italiano piaccia anche a club importanti, ed è altrettanto chiaro che oggi più che mai gli allenatori decidono cosa fare, dove andare, al di là dei contratti. Ma ci sono sei giorni di passione, c'è in ballo il sogno cullato da tanto tempo di vincere un trofeo, ma anche la possibilità di giocare il prossimo anno in Europa League o, invece, di sedersi sul divano il giovedì. Insomma, scenari diversi, molto diversi.
Prima di tutto c’è Praga. Anche dopo Reggio Emilia dove la Fiorentina si è guadagnata la possibilità, non facile vista la situazione di qualche mese fa, di raggiungere l’ottavo posto in campionato: dipenderà molto da cosa farà il Torino. Anche ieri, come tutti ci aspettavamo, Italiano è riuscito a raccogliere il massimo con la formazione migliore, quella la vedremo in finale. Al momento il ballottaggio in difesa vede Ranieri in vantaggio. Quello a centrocampo vede Mandragora e Castrovilli giocarsi una maglia, con il primo forse leggermente favorito, e Cabral davanti ancora in vantaggio su uno scalpitante Jovic. Ma, appunto, non sono escluse sorprese. Molto dipenderà dallo stato fisico dei calciatori, anche se guardando la formazione che scenderà in campo domani col Sassuolo capiremo molto degli undici anti West Ham.
Poi, dopo il 7 giugno, in una settimana il futuro di Italiano, dello stesso Pradè (che salvo clamorose novità rimarrà), due scenari di mercato da perseguire a seconda degli obiettivi raggiunti in Europa. Non ci sarà molto tempo per costruire la Fiorentina del prossimo anno, sarà sicuramente un'estate calda e con tante sorprese. L’allenatore sarà il primo, vero, grande, nodo da scegliere. Ma prima...
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