Quella strana “casualità” per cui la Fiorentina subisce gol letali dalla sinistra: ancora contro Cuadrado, la beffa allo scadere arriva sempre dalla parte di Biraghi
L’amarezza è ancora tanta, troppa di digerire, anche dopo più di 24 ore. La clamorosa beffa che ha voluto che la Fiorentina perdesse la semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juventus, purtroppo, avrà bisogno di molto tempo prima di essere dimenticata. Lo sfortunatissimo (e casuale) autogol di Lollo Venuti è parso come il segno che la dea bendata non vuole legarsi alla città di Firenze. Come una condanna alla sofferenza. Dopo la coreografia mozzafiato della Fiesole, sarebbe scontato scomodare ancora Dante, ma la rete subita all’ultimo minuto sa tanto di contrappasso infernale.
Analizzando meglio la situazione che ha portato a quella sciagurata autorete, ci si accorge però di un errore in principio, una leggerezza che -tra un mese e mezzo- potrebbe costare l’approdo in finale. Come capitato a Reggio Emilia, dove i ragazzi di Italiano avevano perso ancora una volta all’ultimo minuto, anche contro la Juventus il cross pericoloso arriva dalla sinistra. Si dà il caso che a occupare stabilmente quella fascia ci sia proprio colui che la fascia la porta al braccio, quel giocatore che -come si può ben notare dal replay- si preoccupa più di pararsi i gioielli che non buttarsi sull’avversario per intercettare il pallone. L’incoerenza di Cristiano Biraghi, che da capitano dovrebbe provarle di tutte pur di non far entrare quel pallone in area, è la stessa di quando lui sale a crossare e sistematicamente colpisce il suo dirimpettaio. Una situazione paradossale che, nello stesso modo in cui aveva fatto sfilare comodamente Berardi, ha portato all’errore di altri tre compagni. È indubbio che nell’azione incriminata siano responsabili anche Terracciano, Milenkovic e Venuti, ma la passività con la quale Biraghi cerca di andare su Cuadrado è imbarazzante. Soprattutto se si ricorda che in campionato, sempre contro la Juve, sempre contro il colombiano, il n°3 viola aveva commesso lo stesso identico errore. Coincidenze?
Dispiace, quindi, che tutte le colpe siano finite sul giocatore che compare nel tabellino di gara, ma -come spesso accade- si guarda solo all’effetto e mai alla causa degli eventi. Se Biraghi ci metteva anche soltanto un minimo più di impegno e alzava la gamba (come fanno tutti i terzini quando vedono che sta per partire un cross), non solo Venuti non veniva indotto all’errore, ma la Fiorentina avrebbe avuto anche qualche chances in più di raggiungere la finale.