Faccenda: "Gudmundsson ha iniziato bene per poi sparire, senza continuità difficilmente può emergere. I problemi della Fiorentina sono mentali non fisici”
Questo pomeriggio l'ex difensore della Fiorentina Mario Faccenda, durante un collegamento con Radio Sportiva, ha avuto modo di parlare di Albert Gudmundsson. Questo un estratto delle sue considerazioni:
“L'islandese era arrivato a Firenze con dei problemini fisiche, e sicuramente questo lo ha pagato durante questi mesi. Ero al Franchi a seguire la sfida della Fiorentina contro la Lazio e quando è entrato in campo all'inizio della ripresa ha fatto la differenza. Nei momenti successivi alla partita ho rilasciato qualche intervista dove esultavo per il fatto che finalmente i vola fossero riusciti a trovare un giocatore capace di fare la differenza e di portare la Fiorentina in alto. La partita successiva ad Empoli non ha fatto bene, e nelle successive settimane si è poi spento. Credo che le cause siano da ricercare in uno stato fisico non al 100% e nella mancanza di continuità. Sappiamo benissimo quando non hai continuità di giocare fai fatica poi ad importi. Ricordo bene il mio primo anno a Firenze: venivo da un grosso infortunio e la prima stagione feci molta fatica. Mi auguro che recuperi mentalmente e fisicamente il prima possibile, la Fiorentina ha bisogno che torni a rendere come in passato".
“I problemi di questa squadra sono mentali ma anche di natura tattica”
Ha poi commentato la situazione generale in casa Fiorentina: “Ci ricordiamo all'inizio del campionato, quando ancora con il mercato aperto la squadra faceva fatica con Monza e Venezia? Credo che succedesse tutto per mancanza di concentrazione e anche adesso, soprattutto dopo le parole di Pradè, credo che la causa di tutto sia mentale non fisica. Non appena a Gennaio si è aperto il mercato è ripartita la solita confusione. Ha detto bene il direttore sportivo viola: chi vuole rimanere deve avere la testa sempre sul campo. E per come la vedo io anche chi non gioca dovrebbe dare il 100%: se non giochi bene come fai ad attrarre su di te le attenzioni di un altro club?”.
“I tanti cambiamenti in difesa hanno messo in difficolta il gruppo”
Ha poi concluso: “Qualcuno dice che i motivi siano invece da ricercare nel cambiamento del modulo, sopratutto per quello che riguarda la fase difensiva. all'inizio si giocava a tre e la squadra non girava, poi si è passati a 4 e sono iniziati ad arrivare ottimi risultati. Ora che siamo tornati a tre sono tornate le difficoltà: probabilmente sia dal punto di vista mentale che tattico questi giocatori non reggono il cambiamento”.