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Fin dal suo ritorno alla Fiorentina, Cesare Prandelli ha puntato - con le parole e con i fatti - su Dusan Vlahovic. E fino ad ora, i numeri stanno dando ragione all'allenatore gigliato: il serbo, infatti, con il tecnico di Orzinuovi in panchina ha segnato sei gol in dodici partite. Lontani i tempi di Iachini, che alternava il classe 2000 e Kouame al centro dell'attacco viola.

Con Prandelli Vlahovic è diventato un attaccante nuovo, messo finalmente nelle condizioni di dimostrare tutto il suo potenziale. A scapito di Cutrone, tornato al Wolverhampthon ad inizio mercato, e Kouame, diventato nell'ultimo periodo una seconda scelta. Il minutaggio del serbo, divenuto ormai centrale nello scacchiere di Prandelli, è più che triplicato rispetto alla gestione di Iachini. Nelle ultime otto partite l'ex Partizan ha segnato sei volte, trovando la vita del gol una volta ogni 106'.

Numeri da attaccante importante, per i quali va dato merito anche all'allenatore della Fiorentina. Il prossimo passo, inevitabilmente, va fatto fuori dal terreno di gioco, lì dove società e giocatore dovranno trovare il prima possibile l'accordo per rinnovare il contratto, attualmente in scadenza nel 2023.


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