Rossi: "Ho giocato poco con Gomez, sarebbe stato bello fare un campionato intero assieme. Ecco cosa mi porto dietro di Firenze"
Giuseppe Rossi, ex attaccante della Fiorentina, si è raccontato in una diretta social assieme al profilo Instagram del club viola. Queste le parole di Pepito: "Firenze mi manca tanto, seguo diverse pagine sui social. Ho visto le foto della città vuota, fanno impressione. Il soprannome Il Fenomeno per me è stato stupendo, anche perché è stato dato a giocatori importanti come Mutu. Per me è un onore sentire quella canzone associata a me. Aneddoti particolari? Si può sempre tornare a quel 4-2 con la Juventus: dopo il 2-0 nello spogliatoi eravamo tutti in silenzio, ma Montella ci disse di svegliarci perché in quel modo lì non andava bene. Ci siamo guardati in faccia, poi siamo tornati in campo e il resto è storia. Sul rigore ho deciso di andare dritto per dritto perché Buffon mi conosceva, sul secondo il pallone si muoveva e questo ha confuso Gigi. Sul terzo gol, quello di Joaquin, ho perso tutte le energie che avevo. Poi abbiamo sofferto fino alla rete del 4-2, che è stata un autentico delirio. In quello spogliatoio eravamo tutti amici, non c'erano gruppetti: era molto divertente stare insieme a quei ragazzi. E quella era la chiave per la quale siamo riusciti a fare un bel campionato. Gomez? Sono dispiaciuto di aver giocato così poco con lui. Sarebbe stato bello fare un campionato intero assieme. Idoli? Mi è sempre piaciuto Batistuta, mentre a mio padre piaceva molto Robbiati. Da giovane mi ispiravo a Van Basten, Gullit, Weah e Shevchenko. Cosa mi porto dietro di Firenze e dei tifosi? Il modo in cui hanno continuato a volermi bene anche durante i momenti brutti della mia carriera. E' stato bello che sono stati sempre al mio fianco, non potrò mai dimenticare questi gesti passando per le vie del centro".
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