Una falsa ri-partenza. Palladino potrà, da solo, rigenerare un ambiente così?
Partiamo da un presupposto. Noi crediamo alla buona fede di Pradè, crediamo in quello che dice e che spera, crediamo in chi chiede scusa, sport ormai poco diffuso specialmente nel calcio. Crediamo anche che, se gli saranno dati denari freschi a disposizione, possa fare un buon mercato per la Fiorentina. Quando ha avuto soldi ha fatto ottime operazioni, non soltanto a Firenze e meriterebbe maggiore considerazione e aiuto.
Sarebbe stato meglio Commisso…
Ci sarebbe però piaciuto che a tutte quelle domande avesse risposto Commisso, non i dirigenti. Non può bastare un comunicato, chiaro ma come al solito con pochi contenuti, a riavvicinarsi alla gente, a ripartire. Ancor meno il fatto che a certe domande risponda l’ex responsabile dell’ufficio stampa, oggi direttore generale. Suvvia, come potrebbe mai prendersi qualche responsabilità? Come potrebbe mai non ripetere i pensieri e le esternazioni del presidente? Non si arrabbi, siamo tutti calmi. Faremmo probabilmente così anche noi, per difendere quello che abbiamo, figuriamoci se venissimo da un ruolo dove, ultimamente, i modi, le scelte, sono stati discutibili e poco sereni.
Un cambiamento vero per ripartire
Ecco, sia dal punto di vista sportivo che umano avremmo preferito che le cose fossero cambiate e per cambiare sarebbero dovute cambiare le persone. Per il bene loro, per il bene viola. Perché alle prime nuove difficoltà, che nel calcio non mancano mai, si ripartirebbe subito con un grande handicap, con vecchie ruggini e frizioni. Per questo nel pallone si cambia spesso, si paga quando le cose non vanno, si cercano professionisti diversi, uomini di calcio. Pradè lo è, ma è l’unico, e non può da solo risolvere i problemi di una Fiorentina che sembra aver deciso di volersi accontentare del livello che ha raggiunto.
La posizione delicata di Palladino
Ricordiamoci tutti che tutte le posizioni sotto il quinto posto (lo dice la storia), sono al di sotto della storia viola (si guardi la classifica perpetua della Serie A), anche se spesso si fa finta di non saperlo, anche se si parla di ‘grandi traguardi’ negli ultimi tre anni, quando invece, al momento, il confronto tra la proprietà dei Della Valle e quella Commisso, almeno in campionato, vede il secondo dietro. Oggi Commisso sembra sempre più lontano, la dirigenza sempre più scontata. Potrà, Palladino da solo, rigenerare un ambiente così?