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C'è Federico Chiesa, che la Fiorentina si è quasi rassegnata a dover perdere, e poi c'è Gaetano Castrovilli che rappresenta l'asse centrale della ripartenza nella stagione che si aprirà tra due settimane, a livello di ritrovo presso il centro sportivo. Il centrocampista piace alla Roma e sicuramente l'ondata di entusiasmo della nuova proprietà Friedkin spingerà i giallorossi a fare un certo pressing sulla Fiorentina, forte però del contratto rinnovato fino al 2024 poco tempo fa. Malumori sulle infrastrutture a parte, la società viola ha intenzione di crescere e per farlo non può proprio permettersi di cedere Castrovilli. Ne andrebbe della credibilità del club, della minima ossatura che si è comunque formata in questa travagliata stagione, insomma ne andrebbe delle ambizioni sbandierate non più di dodici mesi fa dallo stesso Commisso. Sarebbe un segnale pessimo, aldilà della bontà delle potenziali contropartite tecniche: dai giovani Riccardi e Calafiori fino a Florenzi. No, qui è questione non solo tecnica ma anche reputazionale, per di più al cospetto di un neo patron arrivato dalla stessa terra d'America: ecco perché Castrovilli, che di per sé non ha mai manifestato intenzioni fuggitive, non potrà proprio lasciare la maglia viola.


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