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Il destino spesso si diverte a giocare con le nostre vite. E nello sport si sprecano i ricorsi particolari, curiosi, che sembrano costruiti a tavolino ma che in realtà sono solo frutto di una serie di coincidenze. A tal proposito, in vista della partita che andrà in scena tra poco, non si può non parlare della storia di Felipe Caicedo e della Fiorentina.

Già, perché l'attaccante della Lazio è in cima alla lista dei desideri di Pradè e non è un mistero che il direttore sportivo viola abbia fatto presente a Lotito il suo interesse. Una situazione in stallo, in cui ci sono da accontentare tante parti ma che ancora non si può definire compromessa. Intanto però, nell'attesa di scoprire il suo futuro, Caicedo si prepara ad affrontare proprio la Fiorentina.

Un meccanismo di incastri nel quale si possono inserire anche due episodi del passato, uno felice e l'altro decisamente pessimo per i tifosi viola. Nella stagione 2017/18, infatti, fu proprio Caicedo a regolare un rigore alla Fiorentina all'ultimo minuto con un intervento scomposto su Pezzella. Penalty che, trasformato da Babacar, valse il pareggio della squadra allora allenata da Pioli.

L'anno scorso all'Olimpico, invece, lo stesso Caicedo fu protagonista di una brutta pagina di sport. Anzi, forse dovremmo definirla di anti-sport visto che l'attaccante della Lazio si accasciò in piena area simulando un contatto con Dragowski che non c'era mai stato. Fabbri ci cascò in pieno, il VAR non lo aiutò e Immobile pareggiò dal dischetto prima che Luis Alberto completasse la rimonta.

Poco più di sei mesi dopo le strade della Fiorentina e di Caicedo si incontrano ancora, anche qui con la mano della sorte visto che l'ecuadoriano giocherà sfruttando l'infortunio di Correa. Viola e Caicedo, avversari di nuovo dunque. Forse, anche se Tare sembra averlo blindato, per l'ultima volta.


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