L'avventura alla Fiorentina per Salvatore Sirigu è durata davvero poco. Un grave infortunio nel marzo scorso ha impedito al portiere di poter essere utile alla causa. Ora però lo stesso Sirigu vuol tornare in carreggiata e lancia il proprio messaggio al club viola. 

“La Fiorentina sa come la penso: se ha bisogno di me, sono qua - ha detto al Corriere dello Sport - Nel frattempo ringrazio la società, il tecnico, i compagni: mi hanno seguito, aiutato, sostenuto e mai abbandonato. Mai. Ho trovato grande umanità, sono grato a tutti. Anche ora lavoro al Viola Park. E in vacanza mi hanno fatto seguire da un fisioterapista dello staff, Stefano. Ripeto, aspetto una chance: se non sarà a Firenze vedremo, Italia o estero non è un problema. Parlo altre tre lingue: inglese, francese e spagnolo”.

Quanto al suo infortunio: “Un trauma, anche perché non avevo mai avuto problemi seri in carriera. Poi il chirurgo, il dottor Santucci, mi ha spiegato che non si trattava di una rottura ma di una disinserzione. Mi ha detto che il tendine era sano e che in quattro, quattro mesi e mezzo sarei tornato come nuovo. Ormai ci siamo quasi, ho anche ripreso a fare qualcosina con il pallone. In campo. Da portiere. Mi sento me stesso, ora. All’istante m’è crollato il mondo addosso, ma poi mi sono detto che il calcio è la mia vita, che sono sempre stato professionale, serio e sano. E che sarei tornato: il mio obiettivo è questo e lo sento vicino anche se non tutti ci credevano”. 

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