Baggio: “Credevo avrei smesso col calcio, mi svegliavo di notte piangendo. Ero caduto nel vittimismo, poi ho abbracciato il buddismo e sono felice. Nella vita non c’è uno striscione d'arrivo"

"La prima volta, nel 1985, pensavo davvero di aver chiuso per sempre con il calcio".
L’ex storico calciatore della Fiorentina Roberto Baggio intervista Sofia Goggia e viceversa e nella chiacchierata con la sciatrice, sulle pagine di SportWeek, il Divin Codino racconta uno dei primi problemi fisici della sua carriera da calciatore: "Mi svegliavo di notte e piangevo per il dolore, è stato un periodo buio. Poi ho abbraccio il buddismo e la mia vita è cambiata. All'inizio ero caduto nel vittimismo - continua Baggio - mi lamentavo e tornavo al punto di partenza”.
‘Mi do da fare ogni giorno per essere felice’
“Ci è voluto un po' di tempo, col buddismo ho iniziato nel 1988 e non ho mai smesso di praticare un solo giorno. Felice? Lo sono, ma mi do da fare ogni giorno per esserlo. Non è un traguardo, ma è la vita: non c'è uno striscione all'arrivo. Oggi gli infortuni e lo sport, poi i figli e gli impegni quotidiani, poi ci saranno i dolori e i problemi della vecchiaia. Non c'è una fine, non c'è un traguardo, ma si può essere felici".