La celebrazione di un’impresa: tutti eccezionali, senza distinzione alcuna. E quella frase di Kean sulla Juve…
Ed impresa fu! La Fiorentina SENZA tutti i nuovi acquisti, SENZA tutti i giocatori persi nel mercato di gennaio, SENZA i tanti infortunati ed acciaccati ha stravinto una partita contro la squadra che vanta la rosa più forte del campionato: l’Inter di Simone Inzaghi!
Tutti straordinari: la celebrazione del gruppo e dei singoli
Allora non è stata soltanto la serata di Moise Kean e di Luca Ranieri, ma di tutti gli undici (STRAORDINARI, senza alcuna distinzione) rimasti a disposizione di Palladino per la partita di ieri, a cominciare da quelli che fin qui avevano giocato meno. Ed allora celebriamoli come si meritano.
De Gea ordinaria amministrazione, Comuzzo “veterano”, Pongracic insuperabile, Ranieri cuore di capitano, Gosens calma olimpica, Richardson gazzella, Mandragora stoico, Dodò grimaldello, Beltran encomiabile su ogni pallone, Parisi stantuffo, Kean inarrestabile e Palladino perfetto.
Questa squadra, questo gruppo ha degli attributi enormi ed un cuore grande così! Senza 10 giocatori, forse di più, con in panchina solo acciaccati e calciatori della Primavera, contro la rosa più forte della Serie A (al completo!), si è letteralmente mangiata gli avversari! Il 3-0, infatti, sta stretto alla Fiorentina, perché già nella parte di primo tempo residuale giocata ieri sera avrebbe meritato di andare in vantaggio!
Serata perfetta ed il meglio deve ancora venire, con i tanti nuovi acquisti di gennaio da mostrare al popolo gigliato.
La cosa più bella? Kean che ignora la Juventus nel dopo partita
Tra le tante cose bella della serata, enuncerei la dedica della vittoria che, su Instagram, De Gea ha fatto alla mamma: "Buon compleanno mamma! Un regalo dal tuo ragazzo dalle mani grandi".
Senza dimenticare, però, la situazione più bella del dopo gara che non poteva che avere protagonista nuovamente Kean. Ai cronisti di Sky che chiedevano all’attuale vicecapocannoniere della Serie A se qualcuno lo potesse rimpiangere, lui ha candidamente risposto: “Di chi parli? Non so di cosa stai parlando… Sono a Firenze e penso solo a fare bene qui. Sto molto bene”. Come a dire: “Juventus… chi?”